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"Beethoven's Silence" di Sonia Paolini

Creato il 09 marzo 2016 da Connie

SINOSSI: Due colleghi psicologi e amici di lunga data ideano un progetto che vede protagonisti due loro pazienti, diversi in tutto ma uniti dalla profonda sofferenza che li ha segnati e inaspettatamente dalla musica classica. Il desiderio della giovane Irina, martire di violenze e abusi, di vivere l’esistenza di una comune adolescente si fonderà con la speranza di Philippe di superare il rimorso di aver permesso che la moglie e il figlio, vittime della sua effimera esistenza, morissero. Faranno da cornice ai loro desideri e speranze l’energia della dottoressa Jean La Mot, che considera il suo operato una missione, la determinazione e il coraggio di Etienne, deciso a percorrere la lunga strada che dista dal proprio cuore a quello della ragazza che ama e l’ossessione di Pierre Danton, un efferato criminale, di riavere accanto a sé la sua donna. Ogni parte del progetto è studiata nei minimi dettagli, niente andrà storto o forse niente andrà per il verso giusto…BIOGRAFIA AUTORE: Sonia Paolini è nata e vive in provincia di Roma insieme ai tre figli e al marito. Lavora in un’azienda di Roma e nel tempo libero si diletta nella scrittura. A dicembre 2012 ha pubblicato un romanzo in versione e-book (Sinnerman, casa editrice Drops Edizioni), nel 2013 ha pubblicato due racconti in versione cartacea (Nothing Else Matters, casa editrice Montegrappa, raccolta Mon Amour!, Sanctae Foedus Amicitiae, casa editrice Montegrappa, raccolta Mes Amis!) arrivati finalisti a due concorsi letterari indetti dalla casa editrice. Beethoven’s Silence ‘… io sono Irina e sono Elise…’, è il suo nuovo romanzo pubblicato a gennaio 2016 dalla casa editrice Lettere Animate. https://www.facebook.com/profile.php?id=100010524733444https://twitter.com/soniapaolinihttps://www.linkedin.com/in/sonia-paolini-986b8518SCHEDA TECNICAFormato: E-Book e versione cartacea entro febbraioDimensioni file: 612 KBLunghezza stampa: 362 pagineGenere: Romanzo Rosa, Narrativa ContemporaneaEditore: Lettere Animate Editore (13 gennaio 2016)Titolo: Beethoven’s Silence ‘… io sono Irina e sono Elise…’Autore: Sonia PaoliniLingua: ItalianoISBN: 9788868826765Prezzo: 1,99 EAlcuni link per l’acquisto:http://www.mondadoristore.it/Beethoven-s-Silence-Io-sono-Sonia-Paolini/eai978886882676/https://www.bookrepublic.it/book/9788868826765-beethovens-silence-io-sono-irina-e-sono-elise/http://libreriarizzoli.corriere.it/Beethoven-s-Silence-Io-sono-Irina-e-sono-Elise/SCKsEWcW2uYAAAFSyFBkrz6C/x_esEWcWR5oAAAErWbkdhq_J/pc?refresh_ce-cp


Estratto:


Il sole era alto nel cielo e la luce entrava dalle fessure delle persiane. Il proprio corpo era paralizzato, non riusciva a muoversi. Lentamente aprì gli occhi, le palpebre sembravano di pietra. Che buon odore, pensò, le ricordava un odore che conosceva. Richiuse gli occhi per provare a riconoscerlo. Certo era l’odore del mare, del mare di Marsiglia. Impossibile, che cosa ci faceva a Marsiglia? A poco a poco rammentò qualcosa. Ricordò il volto di Etienne, ricordò le sue ultime parole. ‘Chi sei?’ ‘Sono Elise, la nipote di Philippe Le Gros’, rispose tra sé. Tentò di riaprire gli occhi. Dov’era, cosa era successo? Ricordò qualcosa in più. Ricordò lei che afferrava Etienne per un braccio, urlandogli di correre via, e lui che la teneva per mano, per impedirle di non farcela. Perché fuggivano, da chi, da che cosa? Da un’auto, sì, quella grande auto nera con i vetri scuri… da Pierre. No, non era possibile, non era vero. Dov’era Philippe, il suo amato Philippe? Oramai riusciva a vedere bene. Osservò le pareti della stanza. Non erano le pareti della casa di Philippe. Di chi era quella casa? Di nuovo quell’odore, piacevole ma pericoloso. A un tratto qualcuno aprì la porta. Richiuse gli occhi, fingendo di essere ancora addormentata. Quel qualcuno stava camminando, si era fermato e ora si era seduto sul letto. C’era nell’aria un nuovo odore, un nuovo profumo, lo conosceva… era il suo, era quello di Pierre. Ce l’aveva fatta, era riuscito a riprendersela. Quanto un anno prima aveva atteso quel momento, quanto lo aveva sognato. Ora no! Non voleva, non voleva tornare con Pierre. Quel qualcuno si sollevò dal letto e uscì dalla stanza senza far rumore. Calde lacrime le percorsero le guance. Era nuovamente prigioniera di Pierre e, come tre anni prima, avrebbe voluto fuggire e, come tre anni prima, sapeva che era impossibile, non l’avrebbe lasciata andare. Il fatato mondo, in cui era vissuta negli ultimi dieci mesi, era svanito, si era dissipato come una nuvola di polvere. I sogni erano destinati a finire, e, una volta conclusi, dovevano lasciare il posto alla realtà, alla sua realtà. Chi avrebbe potuto salvarla? Non Philippe, non Etienne, non Jean. Prima o poi Pierre sarebbe tornato, non solo in quella stanza, anche dentro di lei. Avrebbe dovuto fare qualcosa, alzarsi, tentare di uscire, tentare di scappare, era inutile, sapeva dentro di sé che era tutto inutile. La casa di Pierre era sicuramente blindata, come quella in cui era stata prigioniera vicino ad Agen, solo lui conosceva il modo di entrarne e di uscirne, non le restava che subire i suoi abusi. La amava e forse sarebbe stato gentile. La felicità, la speranza di una vita diversa, di una vita migliore, erano finite, finite così, a neanche diciassette anni. Le venne in mente Françoise, la sua amica Françoise. In quell’anno tra loro era nata una bell’amicizia, un’amicizia sincera. Françoise ammirava la sua bellezza, le diceva che era la più bella della scuola, e non era strano che Etienne si fosse perdutamente innamorato di lei. Quanto invece era lei a invidiare l’amica con la sua banale vita di studentessa, di adolescente alle prese con le prime delusioni amorose, con le sconfitte quotidiane. Avrebbe dato qualunque cosa per vivere come lei, per avere il suo anonimo mondo popolato di parenti, di amici, di conoscenti e avrebbe dato qualunque cosa per desiderare anche lei un futuro non lontano senza troppe ambizioni da realizzare.

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