L'adorazione dei Magi, Giotto
Il termine "Epifania" è molto antico e deriva dal greco "rendersi manifesti", "manifestarsi". Inizialmente questa parola indicava tutte le manifestazioni delle divinità pagane, ma dal III secolo i cristiani iniziarono ad utilizzare questo termine per ricordare le manifestazioni divine di Gesù. Oggi, questa parola indica solo la prima manifestazione pubblica di Gesù, cioè l'incontro con i Magi.
Domani, in tutte le chiese, verrà letto il Vangelo di Matteo che testimonia proprio questo primo incontro:
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».A questo incontro sono state dedicate molte opere artistiche, che testimoniamo l'importanza di questo incontro per la cultura occidentale.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Adorazioni dei Magi, Leonardo da Vinci
Adorazione dei Magi, Gentile da Fabriano
Adorazione dei Magi, Botticelli
Particolare dell'altare del Duca di Rachis
Sogno e adorazione dei Magi
Per i più piccoli ci tengo a segnalarvi questa canzone cantata per la prima volta durante lo Zecchino d'Oro del 1979.
Ed ora parliamo un po' dell'aspetto più "pagano": la "befana".
Il termine "Befana" sembra nato da un errore lessicale che ha trasformato "Epifania" in "Befania" e quindi in "Befana".La tradizione folkloristica italiana e non solo rappresenta la Befana come una vecchia signora che, volando su di una scopa, fa visita ai bambini per riempire le calzine lasciate appese al camino o vicino ad una finestra.