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Beffa

Creato il 29 febbraio 2012 da Renzomazzetti
LA LINGUA DI ZOE.
LA LINGUA DI ZOE.

Io chiamo piccina quella scienza di Stato che fa consistere l’abilità e l’astuzia nello studiare i congegni affinché le minoranze appaiano nella loro espressione legale artificialmente minori di quello che sono e della forza che hanno realmente nel Paese: questo affermava già Felice Cavallotti. Molteplici sono i tentativi dei governanti, dei più grossi partiti, dei dirigenti delle alleanze politiche più vaste di perpetuare il loro dominio a scapito della democrazia con una rappresentanza legislativa adulterata. Significativo e grande esempio negativo fu dato con la legge voluta dal fascismo il quale aveva bisogno di distruggere la rappresentanza proporzionale: ci riuscì con il premio alla maggioranza: la lista che avesse raggiunto la maggioranza relativa e non meno del 25% del totale generale si vedeva attribuiti i due terzi dei seggi parlamentari. Esempio: Nel settentrione i socialcomunisti e i popolari prevalevano per 70.000 voti per un totale di 1.400.000; a Milano voti 58.000 ai fascisti, 90.000 all’opposizione; nel centro e nel sud, invece, i fascisti ottennero 3.500.000 contro meno di 1.100.000. Il meccanismo della legge trabocchetto aveva funzionato perché alla Camera entrò il 70% di deputati dei listoni, fascisti o succubi al volere dei fascisti: venneroaffossate la democrazia e la libertà. Infatti una delle prime leggi approvate fu quella che limitava drasticamente la libertà di stampa. Don Sturzo scrisse sulla ”Rivoluzione liberale” : che si rendeva necessaria una testa di turco perché borghesia, reazione e fascismo trovassero su chi sfogare il loro malcontento per un reale intervento delle masse popolari nella vita politica e per una loro migliore partecipazione alla vita economica della nazione e la testa di turco fu la proporzionale dannata ad bestias. Arturo Labriola: una buona legge elettorale non deve risolvere che un solo quesito: ottenere una leale rappresentanza degli elettori. Ci fu il tentativo anche nell’anno 1953 con la denominata legge truffa che intendeva correggere con il premio di maggioranza la rappresentanza proporzionale degli elettori per far valere il voto in modo non uguale, cosicché le liste apparentate di maggioranza avrebbero goduto di un largo privilegio rispetto a quelle di minoranza, inviando in Parlamento non la esatta rappresentanza della somma dei voti ma addirittura i due terzi dei deputati. Amendola: Credo che sia dato alla proporzionale il grande vantaggio di far coincidere le proprie sorti con le sorti stesse delle libertà costituzionali. Nel 2012 è impensabile avere delle leggi elettorali similari a quelle fasciste. La democrazia deve essere ripristinata con il suffragio universale e con il metodo elettorale proporzionale: una testa un voto, ogni voto deve essere uguale e valere quanto l’altro, e solo la somma matematica corretta stabilisce la gerarchia delle idee; la governabilità è data dall’intelligenza degli eletti che sono non solo i rappresentanti ma soprattutto i servitori del popolo; chi vuole veramente bene alla Patria, e si comporta bene, riceverà il voto buono e sufficiente per governare, sollecitando la massima partecipazione del popolo. Dall’oscurità si esce con l’uguaglianza e la giustizia.

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U  M  A  N  I  T  A’

La massa misera

ha finito di mendicare

e più non può cadere

nell’oscurità della notte.

Lo sconforto medita

nelle infinite forme

cerca di essere ricomposto

e assume aspetti diversi

tutti esclusi e ripugnanti.

E l’umanità si evolve

e nell’aria il profumo del sapere

cerca la sorella, il fratello, l’uguale;

e il fratello cerca il fratello

e la sorella cerca la sorella,

sul vecchio, secco e spento,

s’innesta fiero il germoglio

anteriore all’apparir da lontano

diventa ora in tutto l’immediato

non più novella speranza

per gli innocenti animi

nell’avvenire arride e avanza.

-Renzo   Mazzetti-

(Antologia CHORUS, IBISKOS editrice Risolo Empoli, aprile 2010)

 

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