Calcio femminile: Italia, così fa male. Dopo aver eretto un fortino contro la corazzata americana ed aver salvato in almeno 5 occasioni altrettanti gol quasi fatti, le azzurre hanno ceduto alle rivali nord-americane proprio nel finale, con il gol al 93' della Morgan. Una beffa. Le campionesse olimpiche hanno dominato il match, esprimendo una supremazia territoriale netta. La selezione tricolore, invece, si è limitata quasi sempre a contenere, provando a graffiare solo in una circostanza con la Panico. Nel finale, poi, desta qualche dubbio la decisione del ct Ghedin di non effettuare alcuna sostituzione nonostante alcune ragazze fossero visibilmente stanche. Sabato prossimo si svolgerà il ritorno a Chicago. Se prima serviva un miracolo, ora dovrebbe succedere davvero qualcosa di imponderabile.
Rugby: non capisco una cosa. L'Italia del rugby continua a collezionare sconfitte (32-14 oggi con l'Australia); nonostante ciò gli organi di informazione al termine di ogni incontro parlano sempre di cuore azzurro, orgoglio e sconfitta onorevole. Questa è una mentalità perdente, che non porta da nessuna parte. Il XV tricolore, sempre discreto (ma non ottimo) in fase difensiva, non riesce quasi mai ad intavolare una trama di gioco convincente, risultando inevitabilmente la manovra sempre lenta e scontata. Se a livello mondiale il divario tra gli emisferi nord e sud si sta inesorabilmente attenuando (come dimostra la vittoria odierna della Scozia sul Sud Africa campione del mondo), l'unica nazione a rimanere impantanata nei suoi limiti e nelle sue paure resta l'Italia.
Sci di fondo: l'unico squillo italico della giornata proviene da Arianna Follis, terza nella 10 km skating di Gallivare (Svezia), prima gara di Coppa del Mondo. La 33enne italiana è stata preceduta dalla norvegese Bjorgen e dalla svedese Kalla. 14ma Marianna Longa. In campo maschile, invece, il miglior rappresentante del Bel Paese è stata Roland Clara, 20mo. Fuori dalla zona punti i veterani Piller Cottrer (36 anni) e Di Centa (38), che, avendo dichiarato di puntare a Sochi 2014, dovranno gestirsi in questi anni per giungere al top della forma nelle occasioni che contano.
Pattinaggio velocità: Enrico Fabris sempre più distante dai vertici internazionali. L'azzurro continua la sua lenta, ma purtroppo inesorabile, involuzione. Nella seconda tappa di Coppa del Mondo a Berlino, infatti, il 29enne di Asiago è giunto 13mo nei 5000 metri ed addirittura 17mo nei 1500. Il fisico non regge più, oppure si tratta di un problema di testa? Risposte definitive si potranno avere solo nel mese di gennaio, in occasione dei Campionati Europei di Collalbo. L'impressione, però, è che Fabris difficilmente tornerà quello di 2-3 stagioni or sono.
Federico Militello