Magazine Cinema
La trama (con parole mie): Oliver ha trentotto anni, e siamo nel 2003. Oliver cinque anni fa ha perso la madre, da quarantaquattro sposata con suo padre Hal, che a seguito della morte della moglie, a settantacinque, ha finalmente deciso di dichiararsi gay.Tre mesi fa Oliver ha visto spegnersi suo padre.Ora, solo con il cane del genitore, riscopre l'amore grazie all'attrice Anna, che porterà nella sua vita la speranza che tutto possa essere vero e vissuto, il contrario di quello che lui ha visto portare in scena dai suoi per tutta la vita.Ma prima di poter accogliere quella stessa speranza, Oliver dovrà sconfiggere i fantasmi che lo portano ad allontanare ogni nuova possibilità di relazione.
A volte, l'amore sorprende, e lascia stesi come un pugile incazzato cui si è fatto un torto di troppo che non si sa neppure bene quale sia.E non c'è niente come l'amore che possa dare la forza di continuare ad alzarsi, anche quando è ovvio che non ci si solleverà più.Di fronte a questo avversario clamoroso, tutti noi poveri stronzi non siamo che principianti, e in quanto tali dobbiamo continuare a cercare di imparare, a scapito delle sconfitte, degli errori, della posizione orizzontale che a volte potrà pure sembrarci il trionfo di qualche amplesso conquistato e invece sarà, propriamente, soltanto l'ennesimo ko.Da questo punto di vista, il film di Mike Mills suona praticamente perfetto.Un ritmo improvvisato, lievemente radical chic eppure giustamente molto poco costante - come una cotta deve essere -, un cast a dir poco perfetto - atmosfera di una serata che molto probabilmente ci porterà dove vorremmo arrivare - da Ewan McGregor al vincitore dell'Oscar come migliore attore non protagonista Christopher Plummer passando per la francesissima - anche e soprattutto nei modi - Melanie Laurent - che tutti noi ricordiamo per il meraviglioso Bastardi senza gloria -, quasi fosse uno scherzo della vecchia Europa per una produzione made in Usa, una sceneggiatura che parte in sordina per consolidarsi scena dopo scena, andando a costruire un affresco che è un piccolo manuale da Alta Fedeltà drammatica eppure scanzonata, stanca delle regole e pronta a ribellarsi - che sia con un coming out o una serie di graffiti neanche ci trovassimo in Exit through the gift shop -, e soprattutto una propensione alla meraviglia sentimentale in grado di far dimenticare anche ad un vecchio cowboy bottigliatore come me la patina autoriale o presunta tale dell'intera opera, finendo per farmi apprezzare minuto dopo minuto - ed incollandomi allo schermo nel tentativo - tutta la carica romantica di una pellicola assolutamente ottima, leggera e commovente senza apparire troppo l'una o l'altra cosa.Una pellicola che scatena la voglia di essere figli per poter sbagliare, e tentare, tentare, tentare ancora fino a quando si crederà di avere trovato la strada giusta.E padri, per poter sbagliare, e tentare, tentare, tentare ancora fino a quando si crederà di avere trovato la strada giusta.In fondo, il tempo si confonde e si mescola.E in quello che siamo portiamo, volenti o nolenti, il bagaglio delle imprese di chi è venuto prima di noi, aprendoci la strada o stimolandoci a cercarne di nuove.Poco importa che siano in una bandiera o nelle lotte sociali, o nel sorriso muto che muto non è di una donna pronta a conquistarci, e a rischiare tutto per noi, o in un cane in grado di parlare quanto e più di noi poveri esseri umani alla deriva in un oceano di sentimenti che non impareremo mai davvero a controllare.La parola d'ordine è nuovo.Perchè in fondo siamo tutti principianti, ed è giusto che come tali si sbatta la testa - ed il cuore - più volte possibile per poter arrivare a dire che si è fatto e provato quanto si poteva - e voleva - e non ci resterà altro se non ringraziare chi ha fatto parte del viaggio, curandoci della classificazione degli stadi di una malattia soltanto come obiettivi che si sono superati, e non come una condanna all'inevitabile conclusione delle nostre imprese da leggendari rookies.Siamo tutti principianti, e l'amore è il più terribile dei nostri giustizieri.Eppure non esiste modo migliore per passare a miglior vita che provarlo almeno una volta, e lasciare a chi viene dopo di noi la speranza di poter fare altrettanto.
MrFord
"But for the last time
you're everything that I want and ask for
you're all that I'd dreamed
who wouldn't be the one you love
who wouldn't stand inside your love
protected and the lover of a pure soul and beautiful you."Smashing Pumpkins - "Stand inside your love" -
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