Oliver (Ewan McGregor) è un introverso disegnatore di Los Angeles il cui lavoro consiste in gran parte nel realizzare ritratti di artisti musicali per le copertine dei loro cd. Vorrebbe dare maggior sfogo alla propria viva creatività, però i clienti non sembrano apprezzare granché il suo stile inventivo ma fortemente tendente alla malinconia e pretendono da lui semplici disegni di volti che il nostro traccia quasi in automatico e senza passione (esilarante la scena in cui egli cerca di vendere l'idea un booklet in cui si presenti una lunghissima serie di schizzi a rappresentare la storia della tristezza a partire dalla nascita dell’uomo). La recente morte di cancro del padre (Christopher Plummer), avvenuta qualche anno dopo quella della madre per la medesima malattia, porta Oliver a considerare la sua attuale vita cogliendo la stretta relazione che essa intrattiene con la propria infanzia, la passata vita familiare e i rapporti con i genitori. Ad un certo punto incontra Anna, una bellissima ragazza francese che fa l’attrice e vive principalmente tra New York e Los Angeles (Mélanie Laurent). Ci sarebbe molto altro da dire sulla trama di Beginners e sulla approfondita delineazione dei personaggi ma, prevedendo che molti lettori non abbiano ancora avuto modo di vedere il film, mi limiterò a questi pochi accenni per non anticipare troppo e rovinare così la sorpresa della scoperta.
La pellicola di Mike Mills (
Thumbsucker - Il succhiapollice, 2005) si muove avanti e indietro nel tempo con notevole sapienza drammaturgica, seguendo le associazioni di idee e i pensieri rivolti al passato del protagonista e rappresentando assai efficacemente sul piano della struttura narrativa e del linguaggio il suo malinconico viaggio alla ricerca di sé. La grande forza del lungometraggio del quarantacinquenne cineasta nordamericano sta nella sincerità dello sguardo messo in campo nel descrive la condizione di Oliver, le sue riflessioni sull’infanzia e sulla relazione con i genitori, nonché il nascente rapporto sentimentale con Anna. Evitando con garbo ed intelligenza ogni tipo di retorica o facile scorciatoia consolatoria – il finale è a tal proposito paradigmatico – e alimentandosi di tutta una serie di sequenze molto affascinanti e originali (solo per citarne un paio: la lunga scena del loro primo incontro, in cui Anna non può parlare perché affetta da laringite; la sequenza della discussione tra i due in cui non si odono le loro parole, che si possono soltanto immaginare), il film mescola perfettamente i toni drammatici, ironici e sentimentali. E Mills – autore unico dello script – si rivela così anche uno sceneggiatore di talento, oltre che un regista di valore. In tal modo l’opera – che per ammissione dello stesso cineasta prende spunto da avvenimenti autobiografici – è in grado di colpire con garbo al cuore di chi guarda, raggiungendo intimistici momenti di verità e poesia raramente riconoscibili in un'opera cinematografica con tale limpida immediatezza. Ottima la prova dei tre attori principali (pienamente meritata la candidatura di Plummer al Golden Globe come miglior attore non protagonista), affascinante la colonna sonora, all’interno della quale si distingue l'emozionante leit motiv musicale scritto da David Palmer, Roger Neill e Brian Reitzell (Beginners Theme Suite). Con Ubriaco d’amore (2002) di Paul Thomas Anderson e Se mi lasci ti cancello (2006) di Michel Gondry, la più originale storia d’amore cinematografica dell’ultimo decennio. Anche se Beginners è certamente molto più che una love story e sarebbe alquanto riduttivo imprigionarlo in una simile etichetta. Da recuperare in dvd, assolutamente