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“Behind the mirror” Maurizio Vanni cura il progetto speciale per la Biennale di Mosca che coinvolge gli artisti Attolini, Balzano e Timofeeva

Creato il 25 settembre 2011 da Roberto Milani
Vi avevo già mostrato l'invito/locandina di questo evento internazionale (http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2011/09/la-locandina-della-biennale-di-mosca.html ) che vede coinvolti fra glia altri anche Christian Balzano e Francesco Attolini... ora ecco il comunicato stampa...


“Behind the mirror” Maurizio Vanni cura il progetto speciale per la Biennale di Mosca che coinvolge gli artisti Attolini, Balzano e Timofeeva

“Behind the mirror”
alla Rudomino All-Russia State Library for Foreign Literature
Maurizio Vanni cura il progetto speciale per la Biennale di Mosca
che coinvolge gli artisti Attolini, Balzano e Timofeeva
“Behind the mirror” è il titolo del progetto speciale curato dal museologo, storico e critico dell'arte Maurizio Vanni per la Biennale di Mosca 2011 che coinvolge gli artisti Francesco Attolini, Christian Balzano e Lolita Timofeeva chiamati a confrontarsi sul tema “Rewriting worlds”. Dal 23 settembre al 30 ottobre 2011 le installazioni dei tre artisti saranno ospitate all'interno della Rudomino All-Russia State Library for Foreign Literature di Mosca. Il progetto, organizzato in collaborazione con Lu.C.C.A – Lucca Center of Contemporary Art, si avvale del patrocinio dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca, della Provincia di Lucca, del Comune di Lucca, del Comune di Pietrasanta e del CAV – Centro Arti Visive di Pietrasanta.
“Riscrivere mondi – scrive il curatore Maurizio Vanni – vuole dire progettare ex-novo la nostra vita, ridefinire l’ambiente entro il quale viviamo, riconsiderare i nostri spazi esistenziali e ricreare le norme che regolano la nostra storia rapportandoci con il nostro apparato memoriale”. Ognuno di noi racchiude in sé aspetti diversi e capacità spesso nascoste, trascurate o dimenticate che una volta risvegliate potrebbero cambiare la nostra vita offrendoci aspetti del tutto sconosciuti della realtà, permettendoci di reinventare e ristrutturare ogni elemento legato alla nostra esistenza. Per fare questo, ciascun individuo dovrà avere il coraggio di vivere le proprie emozioni e passioni, di essere se stesso e di cercare l’essenza della conoscenza.
I tre artisti mettono in mostra le loro riflessioni sul tema. Stare dietro lo specchio significa andare oltre l’apparenza delle cose, non accontentarsi della superficie della realtà e cercare di non fidarsi di una semplice immagine riflessa. I Self-portraits di Francesco Attolini (video e foto) non sono altro che il riflesso della propria interiorità attraverso altre persone. Riscoprire la propria esistenza significa riscrivere nuove identità, strutturare nuovi volti, scoprire inedite geografie fisionomiche esaltando le diversità di razza, di pensiero, di professione, di specie, di carattere e di spirito. Christian Balzano (installazione site-specific e struttura segnico-cromatica) è consapevole che lo specchio offre un’immagine rovesciata della realtà e che solamente attraverso la mente e l’istinto primordiale possiamo innescare un vero e proprio processo di conoscenza in grado di farci orientare nel labirinto della nostra esistenza. Per Lolita Timofeeva (dipinti) la questione della verità delle cose è qualcosa che implica il completo coinvolgimento del nostro intelletto, partendo dal presupposto che l’alchimia non si propone di risolvere un problema chimico, ma spirituale. Tutto è legato alla nostra mente e dipende dagli emisferi del nostro cervello. 

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