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Beige Book senza sorprese Bene Intel dopo i conti. Sprofo...

Da Pukos
Beige Book senza sorprese Bene Intel dopo i conti. Sprofo...

Beige Book senza sorprese

Bene Intel dopo i conti. Sprofonda Wal-Mart a causa di un profit warning. Forti cali anche per Boeing e JPM. Rialzo siderale per Tripadvisor.

Dopo un inizio tutto sommato promettente, gli indici statunitensi hanno cominciato a ritracciare, non restava che confidare nel Beige Book che sarebbe stato diffuso un paio d’ore prima della chiusura.

Onestamente però, non per fare il dietrologo, ma cosa avrebbe potuto dirci di nuovo il Beige Book? Che l’economia va benissimo?

Il Beige Book non poteva altro che ribadirci la cosa più scontata del mondo: ossia che la ripresa dell’economia americana è in frenata, e fin qui nessunissima sorpresa.

I dubbi nascono quando questo rallentamento viene attribuito alla “forza” del dollaro. Ebbene è chiaro che rispetto allo scorso anno il dollaro si è rafforzato, ma i massimi della banconota verde, nei confronti dell’euro, ormai risalgono al mese di  marzo, cioè sono più di sei mesi che il cross Eur/Usd si sta rafforzando, di conseguenza risulta perlomeno discutibile una simile motivazione.

La “forza” del dollaro avrebbe penalizzato in particolare il comparto manifatturiero, quello energetico e quello turistico, ora mi chiedo: Signori della Fed, sicuri che il rallentamento che voi rilevate in questo ultimo mese sia colpa dell’apprezzamento del dollaro?

Il tasso di cambio del dollaro nei confronti dell’euro, che a marzo era sceso sotto quota 1,05 ora sta sfiorando quota 1,15. Negli ultimi sei mesi, quindi, il dollaro si è deprezzato e non apprezzato, perlomeno nei confronti della moneta unica, e tutto ciò nonostante Draghi abbia, proprio dal mese di marzo, lanciato il suo programma di acquisti per 60 miliardi di euro al mese.

La “forza” del dollaro, cari lettori, c’entra poco con il ritmo di crescita dell’economia  che il Beige Book giudica “modesto”, le motivazioni di tale rallentamento vanno quindi cercate altrove.

Ed il ritorno dell’interesse per l’oro è un segnale da non sottovalutare, il prezzo del metallo giallo sta salendo per la quarta volta nelle ultime cinque settimane, non mi pare che ciò avvenga per caso.

Dow Jones (-0,92%) sale Intel (+2,37%) dopo una trimestrale “meno peggio” del consenso, a seguire il comparto petrolifero con Chevron (+1,56%) ed Exxon (+1,26%)

Precipita Wal-Mart (-10,04%) dopo un profit warning, giornata campale per il colosso della grande distribuzione conclusasi con volumi smisurati. Forti cali anche per Boeing (-4,33%) e JP Morgan (-2,53%) la cui trimestrale non è stata apprezzata dal mercato.

S&P500 (-0,47%) seduta positive per Texas Instruments (+3,42%) che non faceva registrar quotazioni simili dallo scorso mese di giugno, rimbalza Allergan (+2,77%) ed assolutamente in controtendenza mette a segno il quarto rialzo di fila Paypal Holdings (+2,50%).

In calo Target (-3,50%), Priceline.com (-2,52%) e Time Warner (-2,42%).

Nasdaq (-0,29%) un accordo con Priceline.com fa letteralmente decollare Tripadvisor (+25,54%) e naturalmente anche in questo caso i volumi sono stati esplosivi. Indiscrezioni per una possibile vendita alla base del mega rialzo di Sandisk (+11,22%) e sempre voci di possibili fusioni hanno influito sulla seduta di Analog Devices (+8,81%)

Ancora un calo per JD.Com (-5,17%), così come per Dollar Tree (-3,28%) ed infine torna a scendere Liberty Interactive Corp. (-2,75%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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