Festa e spettacolo al PalaOlimpia di Verona per il Beko All Star Game della serie A. In un palazzetto esaurito i giocatori del massimo campionato italiano hanno regalato un sabato sera divertente ai tifosi accorsi a vederli: le triple di Andy Rautins, re della gara del tiro da tre, le affondate di Tony Mitchell, migliore nello Slam Dunk Contest, i canestri di Christian Eyenga, MVP della partita, più l’immancabible show di Gianmarco Pozzecco che alla fine è pure entrato in campo con la maglia (con le maniche, purtroppo) numero 5 dei Named All Star, vincitori 146-143 sul Dolomiti Energia Team di coach Buscaglia. Ora il campionato può riprendere e sarà una lunga volata verso i playoff, con una pausa dedicata alle Final Eight di Coppa Italia di Desio.
La partita
Senza i giocatori dell’EA7 Emporio Armani Milano, che hanno rinunciato per gli impegni in Eurolega della squadra, e diversi altri assenti per infortunio, il match si è fatto con quelli disponibili ma ne è comunque venuta fuori una gara divertente e con tanto spettacolo. Come da consuetudine per un All Star Game la vera assente è stata la difesa ma almeno la gara è stata equilibrata fino alla fine, quando è entrato pure Gianmarco Pozzecco che ha lasciato la lavagnetta da coach a Jacob Pullen e si è beccato pure un gavettone in testa da Amedeo Della Valle. Per la cronaca i Named All Star di Poz hanno battuto il Dolomiti Energia Team di Buscaglia, allenatore di Trento, per 146-143 e Christian Eyenga, di Varese, è stato nominato MVP. L’ex giocatore di Cavs e Lakers è stato il migliore dei suoi con 30 punti mentre nelle file avversarie ha brillato Tony Mitchell, l’asso dell’Aquila che ha firmato ben 34 punti ma ha fallito, al pari del canturino Feldeine, la tripla del possibile overtime.
Ma uno Jacob Pullen in versione "coach" l'avevate mai visto? #BekoASG15 @LegaBasketA pic.twitter.com/nKKZ0rA9zX
— Enel Basket Brindisi (@EnelBrindisi) January 18, 2015
Slam Dunk Contest
Nell’intervallo è arrivato il momento dell’atteso Slam Dunk Contest con due coppie a sfidarsi: da una parte Tony Mitchell e Kam “Fly With Us” Kader, dall’altra DeQuan Jones di Cantù e Vincent “The Flying Dutch” Van Sliedregt, ossia un giocatore di serie A e un dunker del gruppo freestyle “Da Move”. La vittoria, nonostante un Jones che ha fatto vedere le sue pazzesche doti di atleta verticale, è andata alla coppia con Mitchell che ha anche centrato una schiacciata dopo aver ricevuto la palla scagliata dagli spalti dal compagno Spanghero, arrivato nel punto da dove eseguire l’assist in sella ad una bicicletta. La fantasia non è mancata e ne è venuto fuori un concorso di discreto livello.
Three Point Contest
Il re delle triple è stato invece Andy Rautins, guardia canadese di Varese e figlio di Leo, che nel 1986 partecipò all’All Star Game in Italia. Il virtussino Allan Ray e il reggiano Drake Diener, campione in carica del concorso, sono usciti al primo turno e così in finale sono andati Marco Spanghero di Trento, primo in Serie A per percentuale (vicino al 53%) e appunto Rautins. Il canadese, con coach Pozzecco attento osservatore, ha sparato un eccellente 48 che non ha dato scampo al pur ottimo Spanghero, che si è fermato a 39 e si è dovuto inchinare all’ex guardia di Syracuse University.