Belgium is design. Reflections, un omaggio al vetro.

Creato il 14 aprile 2014 da Alchimag
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Venlet_Portrait ┬® Serge Anton
Damien Gernay
Damien Gernay
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Belgium is Design

A cominciare dalla mostra Reflections alla Triennale di Milano. Il riflesso o l’immagine speculare è il  filo conduttore della rassegna. ll tema delle ‘Riflessioni ’ propone una selezione di specchi ma anche di altri oggetti domestici in vetro e metalli lucidati sui cui si riflette la luce.

Un ricordo storico. L’idea nasce a seguito del recente anniversario dell’ invenzione del primo sistema meccanico per la produzione del vetro. La tiratura meccanica verticale del vetro risale al 1903 per opera infatti degli ingegneri belgi Emile Foucault ed Emile Gobbe. Questa tecnica indusse un’ inversione totale nelle tecniche di fabbricazione del vetro e aprì la strada alla produzione industriale di questo materiale dopo la Prima guerra mondiale. Il Belgio è il più grande esportatore mondiale di vetro per finestre e uno dei più importanti produttori i di vetro levigato.

Questa mostra è un omaggio ai fondatori dell’ industrializzazione del vetro piano e, di conseguenza, alle aziende e ai designer che ancora oggi conferiscono al settore un prestigio particolare.

Reflections è uno sguardo allargato sul design degli specchi in vetro piano e di altri oggetti prodotti con materiali riflettenti , come il vetro trasparente o il metallo lucidato o semplicemente rivestiti con patine metalliche.

Lo specchio è un oggetto misterioso e carico di simboli. Nella mostra, gli specchi giocano con l’immagine e il suo doppio e gli oggetti con i riflessi di luce. Alcuni specchi sono caratterizzati da funzioni supplementari, servendo per esempio come appendiabiti (Aller-Retour) , o per contenere oggetti o documenti (Maarten De Ceulaer) , o per appoggiare lettere, portachiavi, cappello e guanti (Marina Bautier) . Lo specchio di Damien Gernay ci fa fare un passo indietro nel tempo, ricordandoci lo stagno dove Narciso usava specchiarsi .

Ma c’è anche chi non apprezza la propria immagine speculare, come fosse un affronto da parte dell’ amara realtà. Così Danny Venlet, che è anche l ’autore della scenografia di Reflections, ha progettato una superficie riflettente che contiene dei fori da cui fuoriesce la luce, in modo da generare un’ immagine frammentata.

Grazie alle caratteristiche riflettenti di svariati materiali si instaura un dialogo con lo spettatore e l’ambiente. Le superfici sembrano prender vita a contatto con la luce. Questi oggetti testimoniano una ricerca progettuale di alto livello, nella loro atemporalità formale e nella loro sobrietà, nelle finiture e per la loro facilità d’uso.

(G.L.R.)


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