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Believe: non c’è modo di ingannare il destino

Creato il 11 maggio 2014 da Gowoman
Believe: non c’è modo di ingannare il destino 11 mag 2014  Believe: non c’è modo di ingannare il destino Posted by Tiziana Bilotta
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Alzi la mano chi di voi seguiva “Felicity”! Parliamo di serie tv, ovviamente, e questa è stata una delle prime ad appassionarmi davvero, tanto che ho riguardato le repliche che trasmettevano su Rai Due e affiliati almeno un milione di volte.

Adoravo Felicity e trascorrevo interi pomeriggi a sognare d’andare all’università e di incontrare i miei Ben e Noah, che ve lo dico a fare, ormai mi conoscete bene. Ma arriviamo al punto. Questo non è il telefilm di cui ho intenzione di parlarvi, no, troppo “datato”.Ve ne ho accennato, in realtà, perché il suo creatore, J. J. Abrams, è anche il produttore di un altro show che ho scoperto da poco e che già mi fa impazzire: Believe

Abrams è una garanzia, poiché ha prodotto e creato tantissimi altri telefilm di successo, tra cui Alias, Lost, Fringe, A proposito di Brian, Undercovers… insomma, capito il livello?
Lo so, voi penserete che mi innamori troppo in fretta e di un po’ troppe cose alla volta ma, hei, vi ho mai deluso? Credetemi, non accadrà nemmeno stavolta perché si tratta di una serie che merita davvero tanto.
Vi dico soltanto che il protagonista è un figo da paura, tale Jake McLaughlin, quindi vi invito caldamente a testare coi vostri occhi. Ma non è solo questo il motivo per il quale ve ne sto parlando, per chi mi avete preso?!

:P
E’ che la storia è dolce, commovente, non scarseggia in quanto ad azione e colpi di scena e possiede quel pizzico di soprannaturale che rende il tutto meravigliosamente diverso, in senso bello.

Il personaggio principale è l’orfana Bo, una bimba di dieci anni che possiede abilità molto particolari: sin da piccina, infatti, riesce a prevedere il futuro, a spostare gli oggetti con la forza del pensiero e ha una serie di altri poteri che riesce a gestire e a comprendere con molta difficoltà. Le sue innate capacità sono motivo d’interesse per un’organizzazione, guidata dal genetista Roman Skouras, il quale desidera studiare le persone come Bo, per comprenderne la natura, mettendone a rischio la stessa vita pur di raggiungere risultati positivi nella propria ricerca. Bo, però, non è sola. A cercare di proteggerla, a tutti i costi, per preservarla da una vita come cavia di laboratorio ci sono lo scienziato Milton Winter e il suo team, tutti innamorati della dolce Bo, che riesce a conquistare ogni persona con cui ha a che fare. Proteggerla, però, diventa sempre più complicato, tanto più che Skouras non ha intenzione di mollare la presa e utilizza ogni arma in suo possesso per riprendersi indietro la bambina. È a questo punto che Winter decide di giocarsi l’ultima possibilità di metterla in salvo: fa evadere dal braccio della morte William Tate, un detenuto ingiustamente accusato di omicidio durante una rapina, affinché si occupi di Bo. Tate non capisce cosa sta succedendo, sa soltanto che è miracolosamente scampato a morte certa grazie ad un uomo travestito da prete che, però, gli impone di proteggere a tempo indeterminato una bimba che lui non ha nemmeno mai visto. Lui è il bello e dannato. Che, in più, ha pure un cuore tenero nascosto sotto la corazza di ghiaccio, quindi è praticamente irresistibile.

La storia sembra non avere senso nemmeno ai nostri occhi, almeno fino al secondo o terzo episodio. Poi, la scelta di Winter acquista una logica e diventa lampante il fatto che non c’è modo di ingannare il destino.
Come al solito, non voglio dirvi troppo. Solo che la piccola Bo vi emozionerà ad ogni episodio, con i suoi grandi occhioni, l’empatia, la fede nel prossimo e nel bene e nell’amore, e quella nel destino.
Per ora, è stata programmata una sola stagione che potrete seguire su Premium Action a partire da settembre. Mentre per chi, come me, ormai vive perlopiù sintonizzata con gli Stati Uniti e il Regno Unito, sia benedetto lo streaming!


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