Gilda Ruggieri, MADEINMEDI 2010
Aveva già partecipato al MADEINMEDI 2010 con una collezione un po’ western: la sua CowGirl è stata apprezzatissima e gli applausi in sala non finivano più. Così ha deciso di riprovarci quest’anno che non è più una studentessa dell’Accademia Euromediterranea, bensì una stilista freelance. Stiamo parlando di Gilda Ruggieri, messinese classe 1986 che coltiva sin da piccola una passione per la moda, sfociata poi nei suoi studi accademici e nei risultati che ha ottenuto come fashion designer: «Adesso faccio quello che ho sempre voluto fare. Pensa che da bambina ogni volta che mia madre comprava dei vestiti nuovi io li rifacevo, per divertimento».
L’11 giugno, assieme agli altri stilisti del defilé SOOD, ci sarà anche lei, con la sua nuovissima collezione: «”Bella di notte”, sì, come un fiore che si apre soltanto quando cala il sole».
Ce la descrivi un pochino? Cosa ci verrà in mente, vedendola?
«È una collezione quasi fiabesca, che regala le immagini di un giardino incantato, in cui la donna, proprio come un fiore, emerge e allieta le notti degli insonni. La donna che ho immaginato ha tante anime, è complessa e raffinata, ama i colori e li
Gilda Ruggieri, MADEINMEDI 2010
usa con grande passione e sicurezza, mostrando al mondo le palette delle sue emozioni.»
Il MADEINMEDI 2011 ti sembrava l’evento migliore per presentarla al pubblico?
«Beh, creare un abito, farlo indossare, vederlo svolazzare sulla passerella è una magia, è il massimo della gratificazione e mi riempie di orgoglio. Credo sia la stessa cosa per un pittore o uno scultore che, a poco a poco, vedono materializzarsi la loro idea e la comunicano agli altri. Il MADEINMEDI è esattamente questo: comunicare a qualcuno la mia personalità, metterla a nudo, sperando che ci sia qualcuno che noti, se ci sono, il talento e la creatività che dovrebbero stare dietro un abito che sfila.»
Quella che hai descritto ci sembra una collezione estremamente femminile. Ma la femminilità, secondo te, coincide con la bellezza?
«Assolutamente no. Si tratta di qualcosa di innato, qualcosa che o ce l’hai o non te la inventi mica. È quel quid in più che piace, che attira, che rende famosa un’attrice o magnetizza gli sguardi su una passerella. La bellezza la si può anche creare, ma senza il tocco della femminilità mi verrebbe da dire che rimane sterile, fredda.»
Gilda Ruggieri, MADEINMEDI 2010
Sei nata e cresciuta a Messina: fare la stilista se si è giovani e siciliane quant’è difficile?
«Quello della moda, qui, è un settore poco apprezzato e quasi per nulla sviluppato, non ci sono grosse ditte e l’offerta di lavoro è inesistente. Come dire? Tutto è lasciato all’iniziativa personale, che comporta un grande dispendio di denaro e, salvo rare eccezioni, poche possibilità di farsiconoscere dal mondo della moda.»
C’è qualche stilista per il quale ti piacerebbe lavorare oppure desideri farti le ossa da sola?
«Se penso a qualcosa che mi piacerebbe fare, mi viene da dire che sarebbe bello essere contattata da una ditta per creare abiti che vestano donne-personaggio. Inoltre, amo molto Versace per la sobrietà e l’eleganza, oltre che per il fatto che riesca sempre a esaltare la femminilità: lavorare con il suo marchio per fare tesoro dei suoi insegnamenti sarebbe fantastico. Certo, nel futuro spero di riuscire a fare qualcosa di solo mio.»
http://www.madeinmedi.org/it/dettagliosfilata.php?idsfilata=75&desc=Gilda_Ruggieri