Traduco dall’inglese, lingua originale dell’email ricevuta.
“Egregio Maestro Porqueddu,
le piacerebbe che i suoi nuovi CD distribuiti da Brilliant Classics venissero recensiti su Fanfare? E le piacerebbe essere intervistato nel miglior magazine americano dedicato alla recensione di CD (inclusa l’esposizione per 4 mesi nel nostro website)? Legga il seguito!”
Vi risparmio il contenuto e ve lo sintetizzo in poche righe.
Il nome del pluridecorato magazine è Fanfare, che riporta lo slogan “The magazine for serious record collectors” (letteralmente, la rivista per i collezionisti seri di registrazioni).
Chi scrive si vanta di pubblicare un malloppo di 500 (diconsi cinquecento) pagine di recensioni di CD, Super Audio CD e DVD. Per vedere pubblciata l’intervista e la recensione di una release discografica devi acquistare (?) uno spazio pubblicitario, un advertise.
I prezzi sono i seguenti:
1) Inside front cover ad or inside back cover ad in two consecutive issues (total cost $3000).
Ossia, 3000 Dollari per avere la faccia in seconda o terza di copertina per due uscite.
2) Inside front cover ad or inside back cover ad and full page color ad in two consecutive issues (total cost $2500).
2500 dollari per avere la faccia in seconda o in terza di copertina e una pagina all’interno del prestigioso magazine. Sempre due uscite.
3) Full page color ad in two consecutive issues, or a two-page spread in a single issue (total cost $2000).
Una singola pagina per due uscite o due pagine in una singola uscita per un totale di 2000 dollari.
4) Full page color ad and 1/2 page color ad in two consecutive issues (total cost $1700).*
Una pagina e mezza a colori in due uscite per 1700 dollari.
Fin qui nulla di male, un magazine che vende spazio pubblicitario. Niente di assurdo.
Ma cosa fa, il promoter? Non dice di vendere spazio pubblicitario (chi lo compra più?) ma antepone all’elenco di occasioni in una generosa offerta in grasetto:
“Here are the four options for advertising if you’d like to be interviewed (and have your CD reviewed)”
Cioè, qui ci sono le quattro opzioni pubblicitarie se tu desideri essere intervistato (e avere la recensione del CD)
e sono quelle che vi ho riportato sopra.
In buona sostanza, stai comprando la recensione del tuo CD che, attenzione!, non verrà pubblicata sicuramente se “[...] non si troverà un critico che si prenda l’incarico di scrivere la recensione.[...]”
Qualcosa mi dice però che dietro un bonifico da 3000,00 dollari, le percentuali di trovare un critico che sommerga di complimenti la release non siano poi così esigue.
La mia risposta:
Se vuole che i miei CD vengano pubblicizzati nel Suo magazine deve contattare la Brilliant Classics che sono certo vi conoscerà, se siete così importanti.
La risposta del venditore ambulante:
Ho già chiesto alla Brilliant ma loro non ne vogliono sapere di acquistare spazi pubblicitari sulle nostre pagine.
Ah. Un peccato, ho pensato io, visto che si tratta del magazine per collezionisti seri. Eppure mi sembra che gli olandesi, sul marketing, non abbiano bisogno di essere stuzzicati.
La mia risposta:
Se vuole posso concedere al magazine un’intervista ma non ho certo intenzione di pagare per avere una recensione di una delle mie release discografiche.
La risposta del venditore ambulante:
Ho paura che ci troviamo di fronte ad un empasse: se non viene acquistato uno spazio advertise non possiamo concedere spazio all’intervista o alla recensione dei CD.
Ultima mia eMail:
Egregio signore,
appurato che il suo è un lavoro da venditore e che della mia produzione discografica non gliene importa un accidente, mi prendo la libertà di darle alcuni suggerimenti e di esprimere la mia opinione sulla questione:
- Vendere spazi per ottime recensioni di CD è una operazione che può funzionare con clienti non con musicisti;
- Sono sicuro che lei troverà molti clienti che risponderanno a questa Sua generosa offerta ma io non saò mai uno di questi;
- Penso che un magazine dedicato alla musica e alle registrazioni di questa, dovrebbe investire sui musicisti, andare a caccia di novità, scovare talenti, dare loro spazio quando lo meritano, non quando lo comprano perché comprare qualcosa è semplice, meritarla è molto più complesso.
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A che cosa serve avere una recensione su una rivista se questa è comprata? Riformulo: se compro uno spazio per avere una recensione (e non la pago 50 dollari, la pago 2000-3000 dollari) può questa recensione essere negativa?
Ciò che è accaduto è un esempio di come funziona il cosiddetto star-system, un bel mucchio di paglia ardente.
Sì perché non oso immaginare quanti hanno detto sì, pur di leggersi recensiti (e far leggere al vicino di casa).
Sperando di fare cosa gradita anche ai colleghi più giovani, lo rendo noto perché non caschino mai in questi biechi giochetti di squali con l’orologio buono, non dubitino mai, neanche per un secondo, che ciò per cui stanno sacrificando il loro tempo (il bene più grande che abbiamo) possa essere ridotto all’acquisto di uno spazio sulla cellulosa.
Prefeisco una recensione severa ma reale ad una fasulla ma bellissima, figlia di un bonifico da 3000 dollari.