Il mio ultimo viaggio a Genova è stato ricco di scoperte. E non parlo solo di affascinanti angoli della città (come il borgo di Boccadasse) ma anche di alcuni suoi lati caratteristici.
#genovaperme #tbnet
Mi riferisco ai suoi muri: tra i carrugi del centro storico i muri di Genova sono una delle voci della città, che si racconta anche con le scritte che si sono accumulate negli anni tra i vicoli stretti e le stradine più buie.
Tra i carrugi del centro storico i muri di Genova sono una delle voci della città
Scritte di protesta (soprattutto nella zona universitaria) si mescolano a considerazioni quasi filosofiche, battute ironiche, constatazioni, parole che sembrano senza senso (ma che forse proprio per questo per chi legge ne assumono uno particolare e unico).
Ho scoperto anche che a Genova esiste anche una vera e propria "poetessa" dei muri, che dipinge frasi sulle pareti in vernice bianca e rosa come fossero dipinti murali. Si tratta di Melina Riccio: non c’è quartiere di Genova dove non appaiano le sue scritte sui muri, che in rima baciata incitano alla pace e all’amora (la simpatica sessantenne genovese si è beccata anche qualche denuncia in passato per la sua espressione artistica originale).
A Genova esiste anche una vera e propria "poetessa" dei muri
E poi grazie a questo viaggio ho scoperto Steller: si tratta di un social network di storytelling che consente di realizzare fotolibri virtuali sfogliabili, mescolando parole e foto, con un effetto davvero bello. Si possono scegliere diversi layout, stili di testi, e condividere sui propri social preferiti. E (ultima scoperta) embeddare nel proprio blog.
Cosa che ho testato prontamente.
Steller è un social network di storytelling
Stelle per ora è disponibile come app solo per iPhone ma le storie si possono vedere da ogni device. Se vi va, fatevi un giro tra le scritte più buffe dei muri di Genova che ho raccolto nella mia storia qui sotto, e seguitemi su Steller.