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Bellerofonte e Pegaso: la coppia invincibile

Creato il 14 febbraio 2013 da Stefaniaesse
Bellerofonte e Pegaso: la coppia invincibile Probabilmente figlio di Poseidone, Bellerofonte è un noto eroe allevato alla corte del re corinzio Glauco, corte dalla quale egli dovette però fuggire presto dopo aver assassinato erroneamente il proprio fratello. L'avventura di Bellerofonte allora riprende presso la corte di Preto, sovrano di Tirinto. Qui l'eroe corinzio si trova a dover rifiutare le avances della moglie del re, Stenebea, la quale, non riuscendo a sopportare il rifiuto, reagisce accusando Bellerofonte di averle usato violenza. Per risolvere la delicata faccenda, Preto chiede allora l'aiuto di Iobate, padre della donna, affinché questi uccida Bellerofonte e vendichi l'onta ricevuta dalla figlia. 
Ma Iobate, non avendo il coraggio di infierire personalmente contro un ospite, pensa bene di proporre all'eroe corinzio una battaglia contro la Chimera, mostro spaventoso con la coda di drago, il tronco di capra e la parte anteriore da leone. La speranza è quella che Bellerofonte rimanga ucciso nell'impresa ma ad accorrere in soccorso del giovane ci pensa la dea Atena la quale aiuta l'eroe a catturare il mitico cavallo alato Pegaso. La coppia formata da Bellerofonte e Pegaso a partire da questo momento diventa praticamente invincibile e i due non solo sconfiggono la Chimera ma portano a termine anche tante altre numerose e pericolose spedizioni uscendone sempre vittoriosi. Iobate non può che arrendersi di fronte all'evidenza dei fatti e riconoscendo in Bellerofonte un eroe a tutti gli effetti decide di concedergli la mano della figlia e di donargli metà del proprio regno. La vicenda sentimentale però non vanta un esito felice. Il valoroso combattente corinzio infatti non ha dimenticato le false accuse lanciate a suo carico da Stenebea e, con il pretesto di voler fuggir con lei, la porta con sè in volo con Pegaso per poi farla precipitare in mare dove la donna muore annegata. E neanche la parabola di Bellerofonte si conclude nel migliore dei modi. Si narra infatti che Zeus, furente per aver sorpreso l'eroe a tentare di raggiungere gli dei sull'Olimpo, riesce a farlo cadere dal dorso del cavallo alato, condannandolo a vagare per il mondo senza meta storpio e matto. Le porte dell'Olimpo invece si aprono per Pegaso, accolto benevolmente da tutti gli abitanti divini.

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