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Belli ad ogni costo: oltre 1000 italiani al mese chiedono un prestito per il 'ritocchino'

Creato il 24 gennaio 2012 da Informasalus @informasalus

trattamenti estetici
Oltre 1000 italiani al mese chiedono un prestito per il 'ritocchino'

Ogni mese oltre mille italiani richiedono un finanziamento per sottoporsi a trattamenti estetici: da interventi di chirurgia estetica a trattamenti di depilazione definitiva o iniezioni di filler per rallentare i segni dell'invecchiamento. Complice la possibilità di dilazionare i pagamenti aumentano le richieste per trattamenti di ogni genere.
A chiedere un prestito sono più uomini che donne (il 56% delle domande di prestito arriva da uomini, mentre la richiesta del gentil sesso si ferma al 44%) e hanno un'età media di 40 anni. La cifra media richiesta è pari a 9.200 euro, che i richiedenti mirano a rimborsare in cinque anni circa. A fotografare questo fenomeno è una ricerca condotta da Prestiti.it, broker online per il confronto prestiti.
L'importo medio richiesto suggerisce che il ricorso al prestito avviene più  per interventi di medicina estetica, che per semplici trattamenti dall'estetista: una rinoplastica, ad esempio, costa dai 4.000 agli 8.000 euro, un intervento al seno dai 6.000 ai 10.000 euro, un trapianto di capelli dai 3.000 ai 7.000 euro. A richiedere un finanziamento finalizzato al trattamento estetico sono in particolare dipendenti privati (53%) e liberi professionisti (12%). Colpisce però il fatto che fra chi vuole 'ritoccarsi' vi siano anche pensionati, disoccupati e casalinghe (queste tre categorie, insieme, rappresentano ben il 15% del campione totale).
“L’attitudine al credito al consumo – ha spiegato Marco Giorgi di Prestiti.it – è ormai conclamata e non sorprende più vedere come gli italiani ricorrano a prestiti personali anche per gestire la cura del sé. Se l’importo medio rilevato dalla nostra analisi è piuttosto elevato, vuol dire che si opta per il finanziamento con l’idea di scegliere trattamenti particolarmente costosi, che magari sarebbe difficile pagare in contanti”.



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