palermo – Erezioni Comunali 2012
Palazzo delle Aquile
La data non è ancora ancora certa, ma è sicuro che nella primavera di quest’anno, (a prescindere dalle dimissioni del bellimbusto Cammarata), la città di Palermo sarà chiamata ad eleggere i propri rappresentati che, per 5 anni, potranno tutelare i propri interessi. Non è ancora nemmeno ufficiale la lista dei candidati a sindaco, il mondo politico è ancora in pieno fermento e riunioni, accordi, liti, riempiono ogni giorno le cronache locali, in attesa di vedere la città invasa da gazebo e manifesti (abusivi) elettorali.
Dopo le ultime recenti contestazioni, vedi il movimento dei forconi, e il malcontento contro la classe politica tutta, accusata di difendere i propri privilegi piuttosto che fare il bene della collettività, sarebbe lecito e auspicabile, un aumento vistoso dell’astensionismo, ma le perplessità, da questo punto di vista sono notevoli; definirle EREZIONI comunali, non è solo un divertente gioco di parole, in fondo è vero che la possibilità di “entrare nel palazzo” porta qualcuno ad eccitarsi a tal punto da promettere l’impossibile, raggiungere accordi che superano la soglia della legalità, e peccato che molte persone continuino a partecipare a questa pseudo-democrazia che viene fatta non nelle cabine elettorali, ma nelle sedi dei partiti, nei palazzi del potere e, ahimè, anche in qualche summit mafioso.
La politica ormai è distante anni luce dai cittadini, e i cittadini si sono adeguati ad essa, fomentando il voto di scambio o entrandovi a farne parte perchè “mangiano tutti, ci mangio pure io..” (pensiero diffuso e facilmente riscontrabile lontano dai riflettori); e chissà, magari in questo quadro drammatico, non escludo che esista qualcuno per cui sia giusto tutelare il bene comune e la collettività, (forse la maggior parte dei politici dimentica che la buona politica porta vantaggi a tutti), ma fin quando questo sistema vedrà sempre gli stessi interpreti, le mosche bianche continueranno ad essere tali, e nulla o poco cambierà.
La campagna elettorale vera e propria non è ancora iniziata, ma sopratutto sul web (strumento che seguo più d’ogni altro) è iniziata la gara dell’ipocrisia e della menzogna; sono già stufo di sentire persone dalla dubbia moralità che mi parlano di legalità nei loro programmi, di esponenti politici che elogiano i propri candidati, facendo passare in secondo piano il loro lavoro di distruzione della Sicilia.
Cari amici di bellimbusto, non so voi ma io già non li sopporto più. Se sul serio vogliamo cambiare, non andiamo a votare!
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