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Bellissima – Luchino Visconti

Creato il 14 marzo 2012 da Maxscorda @MaxScorda

14 marzo 2012 Lascia un commento

Bellissima
E’ il 1951, piena ricostruzione, boom ancora lontano ma gia’ le persone riprendono a sognare e Anna Magnani, madre della piccola Maria, ripone nella figlia le ambizioni cinematografiche mancate, il desiderio di una vita migliore e l’amore di madre che come una lupa combatte per il meglio della prole, il tutto mescolato da frustrazione ed ingenuita’.
L’occasione di un film con Blasetti e’ ghiotta e non ci saranno piu’ sacrifici troppo pesanti per far recitare la figlia, incluso l’invischiarsi col trafficone Walter Chiari, parassita aggrappato alle carni di Cinecitta’ e pronto a spolpare la prima illusa pronta a immolarsi sull’altare della fama.
Visconti in odore di pseudo-neorealismo che faceva bene alla pelle, al portafoglio e tanto contenti gli amichetti, non si puo’ discutere se non nell’eccessiva sguaiataggine di certe sequenze che sfiorano la pantomima invece di evidenziare uno strato suburbano, proletario e ancora rintronato dai bombardamenti.
Si ritrova un po’ la spocchia del nobile che tanto si diverte con le bestiole di rango inferiore e le lascia sfogare e giocare come simpatiche creaturine naif e tanto folkloristiche e del resto la conclusione del film e’ retorica sino all’inverosimile, come solo un straricco sangueblu poteva mettere in scena.
La Magnani dal canto suo, con certe sceneggiate va a nozze e qui trova pane per i suoi denti.
E’ che a me la Magnani non convince, non mi ha mai convinto e mi piace solo sporadicamente, mai per piu’ di trenta secondi filati, ineguagliabile nel far desiderare bevande scozzesi con poco ghiaccio, giusto per riprendersi.
Per carita’, brava, bravissima, attrice da Oscar ma eccelle davvero laddove esprime dolore e coraggio, una eterna "Mamma Roma" che alla lunga mi viene a noia. In fondo lei era cosi’, romana, rancorosa e brava nella misura in cui il mio meccanico e’ un grande attore perche’ e’ impagabile nel recitare il ruolo di uno che ripara auto.
Resto della strana idea che un grande attore eccelle in ruoli molto diversi tra loro e la Magnani non e’ tra questi per quanto qui compaia spesso in sottoveste e scollacciata e almeno nell’immagine, guadagna qualche punto. 
Al di la’ di tutto pero’ il film e’ scritto senza esitazioni da tante mani tra le quali l’immarcescibile Zavattini e Suso Cecchi D’Amico, inoltre ha il grande pregio di essere un racconto sulla velina ante litteram, ricordando ai nuovi puritani, a chi sbraita sul degrado dei costumi odierni, a chi fa retorica opposta a chi ambisce ad essere subrette e non dottoressa, sparando colpe e veleno laddove il populismo impera, che la scorciatoia del cinema o della tv non e’ un’invenzione moderna, cosi’ come da sempre c’e’ chi fa carte false per arrivare o far arrivare il figliolame, laddove lo spettacolo garantisca successo ed onore.
Del resto chissa’ quante delle imperterrite neo-indignate hanno sbavato per essere una "Miss Quarto Piano" e se lo sono state magari ancora se ne vantano con l’idraulico o il lattaio e proprio a loro un film come "Bellissima" puo’ servire.

Scheda IMDB


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