Bello onesto affogato Australia

Creato il 12 gennaio 2011 da Albino

Oggi non parliamo di Giappone ne’ di Italia, bensi’ torniamo ai tempi del vecchio blog, quando si parlava di Australia. Torniamo a Brisbane, la citta’ dove ho vissuto dal 2005 al 2009. Non so se avete saputo dell’inondazione che c’e’ stata. Ecco un paio di link. (1), (2) ma soprattutto (3).
Ed ecco qui sotto alcune foto di dove vivevo fino a un anno fa. La quinta foto e’ proprio esattamente sotto casa mia.

Ma come, direte, c’e’ stata pure in Veneto ma non hai scritto niente, mentre ora scrivi di quella in Queensland?

Ebbene… si. Per due motivi, anzi, per tre motivi: il primo e’ che siete italiani, per cui di quella italiana ne sapevate anche piu’ di me, quindi era inutile che ne scrivessi. Poi figuratevi, e’ successo in Veneto, che volete che sia, la mia gente si e’ semplicemente tirata su le maniche e ha ricominciato a vivere, senza credere all’aiuto di nessuno e senza far tanto clamore di carriole in centro. Qualche comitato, certo, qualche bestemmia, sicuro, ma niente piagnistei. Quelli no. E da qui e’ fin troppo facile fare della demagogia spicciola, tipo ricordando al gentile pubblico che se l’Aquila fosse in Veneto a quest’ora il centro storico sarebbe gia’ ricostruito. A mano da volontari della citta’, senza aiuti dall’alto. Quindi, inutile parlare troppo del Veneto: lasciateli lavorare in pace.

Secondo motivo: e’ interessante parlarne perche’ la cosa fa riflettere. Cioe’, immaginate la mole di danni: il Queensland e’ patria di un tipo di case costruite su palafitta e totalmente in legno, chiamate queenslanders appunto. Ora, vi ricordate la fiaba dei tre porcellini? Ecco, quello che aveva la casa di legno e’ il porcellino australiano, mentre il lupo cattivo al posto di soffiare ha aperto i rubinetti dell’inondazione. Risultato, ciao queenslanders. (N.B. Ricordiamo inoltre quanto si rovina il legno a contatto con l’acqua. Ci siamo capiti).

Ma solo il terzo motivo e’ quello che mi ha spinto, da solo, a scrivere questo post. E’ che mi piace troppo come gli australiani affrontano le calamita’ naturali. No, perche’ ci sono popolazioni al mondo che di fronte alla catastrofe piagnucolano, altre che si disperano, altre che invocano aiuto, altre che pretendono aiuto. O altre, come i Veneti, che fanno spallucce e ricostruiscono.
Ma gli Australiani, signore e signori, sono imbattibili. Nascono e vivono al suono di “no worries” che e’ il loro essere, il loro ritornello, il loro modo di vivere. Non ci sono problemi, gia’: per questo nessun altro riesce ad affrontare la catastrofe con il sorriso sulle labbra come loro.

Tipo, questo qui. Arriva l’inondazione? Morti e dispersi, distruzione, sfollati?
E che me ne frega a me, io ho il Piano B.

Cioe’, salto in vasca da bagno e via! Grandissimo! lol

E poi, guardate questi 3 Miti! Arriva l’alluvione, e loro invece di mettersi al riparo prendono tre materassini e la cavalcano per 15km!!

E non dimentichiamo, le scorte per gli alluvionati! Mentre e’ sott’acqua una regione grande come Francia e Germania messe insieme, prima di mettersi in salvo l’importante e’ pensare alle priorita’!

Ah, l’Australia. Se non ci fosse bisognerebbe inventarla.



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