Una volta che ci si laurea il tempo libero cresce in maniera esponenziale. Soprattutto se la routine è passata da "svegliarsi, aprire i libri, studiare, scrivere la tesi, forse dormire", a "....".
Quindi di tutta questa libertà che mi trovo tra le mani, onestamente, non so che farmene. Cercare un lavoro è deprimente, così come continuare a girare sui siti di annunci, o iscriversi a fantomatici portali che promettono di farti avere colloqui mirabolanti.E in mezzo a questo marasma ho trovato forse qualcosa di realmente bello e concreto da fare: leggere tutti i libri che non ho letto in questi mesi di studio matto e disperatissimo sulle sudate carte. Infatti, sul mio ipotetico comodino, risiedono almeno una decina di libri che devo recuperare il prima possibile, ecco allora che nei prossimi mesi mi calerò a capo fitto tra le righe di Gibson, Silone, Evangelisti, Rabelais, Smith, Kerouac, Blake, Atzeni, Sterling, Deledda (proviamo a rivalutarla, ma sarà difficile).
Se mai quindi riuscirò a portare a termine la lettura di tutti questi libri in un tempo accettabile sarò soddisfatto; altrimenti continuerò a deprimermi perché non riesco a concludere nulla di nulla, e con la laurea mi ci pulisco il culo.
![bello sarà uscire... bello sarà uscire...](http://m2.paperblog.com/i/222/2223660/bello-sara-uscire-L-iTMFtn.jpeg)
Farvi vedere quanto ero bello il giorno della mia laurea, penso sia un atto dovuto.
Anche perché non sarò mai più in vita mia così elegante.