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Belotti sempre più «palermitano». Ha trovato l'amore, ora vuole la maglia

Creato il 21 febbraio 2015 da Univeryo7p
Belotti sempre più «palermitano». Ha trovato l'amore, ora vuole la magliaGli manca solo una maglia da titolare e, anche in questi giorni che precedono il confronto con la Lazio, la insegue caparbiamente. Per il resto Andrea Belotti ha un presente che volge al sorriso perenne: astro nascente del calcio italiano, stellina dell'Under 21, beniamino dello stadio Barbera nonostante l'ombra che gli fanno Vazquez e Dybala, e ultimamente il cuore… occupato. 
L'ultimo gol messo a segno dal centravanti non è più un mistero. Il Gallo è fidanzato da alcune settimane con una ragazza palermitana, Giorgia Duro. E’ stata proprio lei (22 anni lo scorso 24 ottobre) a uscire allo scoperto, come molti ragazzi di oggi, via social network, con un post inequivocabile su Facebook, che si concludeva cosi: «Sei la gioia più bella di tutta la mia vita, Andrea Belotti». 
Il giorno prima della gara col Napoli la giovane -  che ha partecipato al concorso diMiss Italia, fa la modella e ha all’attivo esperienze in emittenti televisive regionali - ha pubblicato su Twitter e Facebook la simpatica foto di una coppia di tazze di the, ognuna personalizzata (il nome di Giorgia in rosa, quello di Andrea in azzurro), con due biscotti a forma di cuore. «Il più bel buon giorno di sempre», il commento della ragazza. Insomma l'idillio è in corso e i due fanno coppia fissa, quando sono liberi dagli impegni professionali.  
Adesso anche Belotti parla di lei, ma col pudore e la timidezza che gli sono propri: «Se aver trovato l'amore a Palermo mi lega ancora di più alla città? Penso di si. Lo cercavo da un po' e l'ho trovato, vedremo». 
Il campionato è nel suo momento clou e il Palermo deve capire vuol fare da grande. Se restare nel limbo di metà classifica o sferrare l'assalto a posizioni significherebberoEuropa League. Anche stavolta Belotti parte dalle retrovie e non fa proclami, personali o di squadra. 
«Vincere all'Olimpico con la Lazio - sottolinea ai microfoni di Sky Sport - potrebbe essere una svolta, però io credo sia meglio non cambiare programmi, pensare partita dopo partita e volare bassi, mantenendo le nostre caratteristiche».  
Le maglie biancocelesti con cui sogna di battagliare gli evocano pessimi ricordi. La quaterna della squadra di Pioli, all'andata, è scolpita nella memoria sua e dei compagni. L'ha detto Claudio Terzi e adesso lo fa lui, che al Barbera giocò una delle poche gare da titolare, in campo per novanta e più minuti. In quella fase Iachini sperimentava un Palermo con due punte e Vazquez alle loro spalle: un'idea abbandonata nel giro di qualche settimana, per i troppi gol presi e i pochi punti conquistati. Smacchiare quell'onta è difficile, provare a dimostrare di poter giocare alla pari con la Lazio una fermissima convinzione. 
«Vogliamo il riscatto – aggiunge -, è chiaro. Ricordiamo benissimo quello che è successo nella partita d'andata. Allora per almeno settanta minuti abbiamo giocato un grande calcio, purtroppo senza riuscire a trovare la via del gol. Loro riuscirono a chiudere in vantaggio il primo tempo, con un unico tiro in porta. Nel secondo tempo non ci siamo fermati, abbiamo continuato ad attaccare. Poi dopo aver subito la seconda rete la gara si è virtualmente chiusa. Vorremmo rifarci e regalare un risultato importante alla nostra gente».
Il pubblico non smette mai di incoraggiarlo, quando è in campo, ma perfino quando si riscalda o è in panchina. Per la gente è un titolare a tutti gli effetti, per lachini deve ancora crescere. «Da uno a dieci mi brucia dieci - confessa - non scendere in campo dal primo minuto. E’ giusto però che lachini faccia le sue scelte, io sono un suo calciatore e lo rispetto, devo essere bravo se gioco cinque minuti, un tempo o se parto titolare. Vazquez ha parlato di me come del successore di Dybala se Paulo dovesse andar via? Fa piacere che Franco dica queste cose, è un compagno con cui ho un buonissimo rapporto ed è un grande calciatore. Io, adesso, penso solo a giocarmi le mie carte per essere titolare, poi quel che succederà, succederà.  Dybala non ha ancora rinnovato? Lui è sempre lo stesso, pensa a fare il bene del Palermo in campo e fuori». E’ il rivale numero uno per la seconda rete che Belotti ha in testa, diventare titolare. La prima si chiama Giorgia e il Gallo se la tiene stretta. 
Questo articolo,  pubblicato dal Giornale di Sicilia di oggi è stato selezionato da  Edicola Rosanero per Rotocalcio.org.  
Fonte: Rotocalcio.org

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