Magazine Diario personale

Belzebù

Da Aquilanonvedente

AndreottiLa notizia dell’uccisione del generale Dalla Chiesa si diffuse alla fine del mio turno di lavoro allo zuccherificio.

Me ne accorsi perché, in mezzo al parcheggio, un giovane si mise a urlare di gioia e un mio amico gli chiese: “Ma che è successo?” e quello rispose: “Hanno ucciso Dalla Chiesa” (faceva parte della cosiddetta “estrema sinistra” lo stronzone).

Lui, Giulio, forse non urlò di gioia, ma non andò neanche al suo funerale, preferendogli i battesimi.

Andreotti è stato il simbolo dell’ineluttabilità del potere democristiano. Dei misteri, delle minacce, dell’ironia fuori luogo che hanno segnato la nostra storia. Dell’amicizia con la Chiesa a sua volta amica dei potenti.

Dire che “lo giudicherà la storia” significa lavarsene le mani alla Ponzio Pilato.

La Storia ha cose più importanti alle quali pensare.

Io so



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