I più associano il suo volto alla famigerata espressione Magnum, nata dal mix di sguardo profondo e labbra pronunciate, tratto saliente del modello “bello, bello in modo assurdo” Derek Zoolander, uno dei suoi personaggi più noti e protagonista della sua terza regia, ma Ben Stiller, presto nelle nostre sale con il terzo capitolo di Una Notte al Museo – Il Segreto del Faraone, tra successi e flop al botteghino, ha diretto e preso parte ad un numero considerevole di pellicole eterogenee. Il primo esempio ce lo offre proprio il suo esordio dietro la macchina da presa arrivato dopo la gavetta fatta al Saturday Night Live. Giovani, carini e disoccupati, pellicola cult con Winona Ryder e Ethan Hawke, datata 1994, è il ritratto dolceamaro di una generazione che deve fare i conti con la paura dell’AIDS, l’incertezza lavorativa post college e la difficoltà di imparare a vivere con consapevolezza le relazioni, il tutto però ritratto con una lievità, qui mai superficiale, che sarà alla base dei suoi futuri lavori. Con il ruolo dell’imbranato Ted in Tutti Pazzi per Mary, l’attore newyorchese ottiene, invece, una tale notorietà che di li a poco farà di lui il nuovo volto della commedia americana.
Dal film per famiglie Ti presento i miei, con i relativi sequel, a Balle al Balzo e Starky & Hutch, dove lavora con Vince Vaughn e Owen Wilson, tutti esponenti del Frat Pack, fino alle regia che l’ha anche visto protagonista, dopo le commedie demenziali Zoolander e Tropic Thunder, del visionario I Sogni Segreti di Walter Mitty, Ben Stiller, ha contemporaneamente intrapreso una carriera parallela dove pellicole indipendenti e d’autore e il ruolo di produttore esecutivo di Submarine, perla inglese diretta da Richard Ayoade e sconosciuta ai più , gli hanno permesso di mostrare un profilo attoriale e professionale inedito. Con il ruolo di Chas, vedovo e amabile paranoico che costringe i figli ad esercitazioni d’emergenza notturne, ne I Tenenbaum, ritratto surreale di famiglia diretto da Wes Anderson, fino alla collaborazione con il regista dell’acclamato Frances Ha, Noah Baumbach, ne Lo Stravagante mondo di Greenberg, dove interpreta Roger, quarantenne in crisi esistenziale e nell’atteso When We’re Young, affiancato da Naomi Watts e Adam Driver, Ben Stiller ha potuto togliere i panni del giullare per indossare la maschera del Pierrot, pagliaccio triste e malinconico, come i suoi personaggi.
Manuela Santacatterina