Altri anime sono iniziati questa settimana, io personalmente ne ho seguiti quattro, quindi in questi giorni proverò a dire quali sono state le prime impressioni nei loro confronti. In questo post parleremo di Ben-Tō.
Ovviamente stiamo parlando semplicemente della prima puntata quindi queste opinioni possono cambiare anche drasticamente in proposito.
Chi mi conosce sa quanto amo la cultura giapponese e quanto, ogni giorno, dedico ad essa buona parte della mia vita quotidiana, nonostante ciò riescono ogni volta a stupirmi. Questa volta però stiamo raggiungendo livelli al di sopra di ogni immaginazione.
Se dovessi definire Ben-tō con una sola parola non avrei dubbio su quale usare: “folle”, la follia di quest’anime è al di sopra di ogni immaginazione, mette in evidenza quanta follia questa adorabile popolazione riesce a mettere in gioco.
Ben-tō è un anime che è tratto da una novel ancora in corso e come il titolo suggerisce è incentrato sui bentō, le tipiche scatole su cui viene messo il pranzo, in maniera più o meno elegante, che è possibile trovare e comprare belli e pronti nei supermercati, anche se quelli fatti in casa sono sicuramente più genuini e buoni.
La storia inizia con il protagonista steso a terra in un supermercato, ancora a chiedersi il perché sia finito in quelle condizioni, ma ha ben poco tempo per farlo perché di li a poco sviene di nuovo a causa di una grossa ferita in testa.
Ci spostiamo al giorno seguente, con il nostro protagonista che ancora si chiede cosa sia successo il giorno prima, e che durante il giorno, incontra diversi personaggi strani, tra cui una ragazza che lo avvisa di non avvicinarsi mai più al supermercato in cui si trovava il giorno prima.
Pieno di dubbi e con tanta fame, quella sera nonostante l’avvertimento sceglie di andare di nuovo in quel supermercato. Finalmente si rende conto della cosa terribile che era successo la sera precedente. Nel momento in cui si avvicina al reparto in cui vendono dei bentō a metà prezzo, una flotta di pazzi scatenati si precipitano addosso a lui dando inizio a una battle royale senza esclusioni di colpi per la conquista del bentō a metà prezzo!
Sì ecco di cosa tratta ben-tō, la lotta quotidiana alla conquista del bentō a metà prezzo. Il titolo stesso probabilmente è un gioco di parole tra 弁 (ben) di bentō e tō che è uno dei modi di leggere 闘 che vuol dire combattimento.
Eccoci quindi davanti a un anime che almeno dal principio si presenta come una storia di combattimenti in cui l’uso di ragazze prosperose e dai gonnellini sempre più corti riesce a nascondere una trama che al della novità (che sottolineo ancora essere folle) non penso possa presentare grandi novità.
Il character design dei personaggi è ben curato ma non è nulla di nuovo per questo genere, per fortuna il fan-service anche se presente per adesso sembra mantenersi su una quantità non esagerata. I personaggi hanno tutti dei tratti che li rende distinguibili l’uno dall’altro, che siano i capelli o l’altezza, allo stato attuale non si rischia di confonderli.
I combattimenti visti finora mi sono sembrati un po’ troppo confusionari ma probabilmente era dovuto anche perché si voleva rendere l’idea che il protagonista è totalmente ignaro della situazione e soprattutto impreparato.
Devo ammettere di essere molto incuriosito di come andrà avanti la storia anche se temo che finito l’effetto sorpresa la storia nel futuro avrà poco da dire.
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