Bene in particolare il DJ
Salgono General Electric, Boeing e Du Pont, in calo Wal-Mart, Merck e J&J. Sempre deboli i titoli farmaceutici e biotecnologici.
Quinta seduta rialzista consecutiva per il Dow Jones, ciò che sta accadendo sui listini statunitensi assomiglia sempre più a quanto visto nel mese di agosto dello scorso anno.
Dopo il crollo avvenuto nelle prime tre settimane dell’anno abbiamo avuto dapprima un “assestamento” un po’ tumultuoso, quindi una decisa ripresa. Lo scorso anno la ripresa si è arrestata intorno a quota 17.900 punti, oggi ci siamo avvicinati ai 17.500 punti, quindi mancano meno di due punti e mezzo percentuali.
Oggi è stata anche una giornata costellata dalla diffusione di diversi dati macro, a cominciare dalle prime richieste di sussidi alla disoccupazione, aumentate a 265.000 unità come nelle previsioni, la bella notizia, invece, arriva dal Philadelphia Fed ossia l’indice che monitora il comparto manifatturiero nel distretto di Filadefia, ebbene siamo tornati sopra la fatidica quota 0 (zero), e non di poco, infatti siamo passati dai -2,8 punti di febbraio ai 12,4 punti di marzo, un balzo dovuto principalmente al boom degli ordinativi.
In calo, ma meno del previsto, il deficit delle partite correnti, mentre il superindice è tornato a salire (+0,1%) sostanzialmente come nelle attese.
Per quanto riguarda le commodities da segnalare il ritorno del WTI (il petrolio quotato al Nymex) sopra quota 40 dollari, un livello psicologico importante. Ovviamente il rialzo è dovuto anche in parte all’indebolimento del dollaro tornato sopra quota 1,13 nei confronti dell’euro.
Dow Jones (+0,90%) General Electric (+2,62%) si ferma ad un soffio dai massimi raggiunti verso fine anno, che risultano anche i massimi degli ultimi otto anni, siamo poi arrivati al settimo rialzo consecutivo per Boeing (+2,45%), bene anche Du Pont (+2,26%)
In calo Wal-Mart (-0,79%), non frena la caduta Merck (-0,79%), giù anche Johnson & Johnson (-0,62%)
S&P500 (+0,66%) vola Fedex (+11,83%) dopo una trimestrale davvero sorprendente, bene anche Emerson Electric (+6,39%) quindi Devon Energy (+4,50%) che dopo esser crollato per quasi un anno ha recuperato oltre il 40% soltanto nel mese in corso
Sempre in difficoltà i farmaceutici con Eli Lilly (-4,72%), in calo di nuovo Amazon (-2,58%) e Mondelez (-2,25%).
Nasdaq (+0,23%) sul podio titoli di non grande capitalizzazione come SBA Comm. (+3,91%), Norwegian Cruise (+3,44%) e Fastenal (+3,21%)
Prosegue incessante il crollo di Endo Int. (-11,44%) ma hanno dovuto accusare ancora pesanti ribassi anche Mylan (-4,70%) ed Intuitive Surgical (-4,26%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro