Sì, si potrebbe commentare come “agghiacciante” la notizia che Lele Mora ha acquistato il corpo e i favori sessuali di Fabrizio Corona, emblema del maschio siciliano playboy, per una cifra tutto sommato contenuta: 1,5 milioni di euro e 8 automobili, “compresa una Bentley”. Agghiacciante perché anzitutto mi sembra che Corona non sia gay né bisessuale, ma eterosessuale. Dunque un uomo eterosessuale giovane che si concede sessualmente a un altro uomo, per altro fascista e mussoliniano e molto più vecchio, dietro pagamento di carta moneta, mi sa di più squallido di quando una donna si concede sessualmente a un uomo per qualche biglietto da cento. Non so, ditemi che sono diventato moralista, ma per me (e penso non solo per me) è proprio così: è un gradino di squallore in più. Anzi, diversi gradini di squallore in più. Che dico: un intero androne.
Ma alla fine vien su il mio cinismo. E mi dico che tutto sommato una notizia del genere nella favolosa itaglia del 2010 è una buona notizia. Perché ci fa smentire la vulgata che solo CERTE DONNE siano delle gran mignotte. Se qualcuno avesse bisogno di uno slogan per questa vicenda, direi: “Farsi toccare da quel ciauscolo di Lele Mora per denaro? Un milione e mezzo e una Bentley per Fabrizio Corona, non ha prezzo per me. Per tutto il resto c’è Mastercard”.
Infine mi domando: ma durante gli amplessi, Lele Mora metteva su le sue canzoni del Ventennio favorite, da “faccetta nera” in giù? O forse preferiva qualche virile discorso del Duce, sull’aratro che traccia il solco, ma il fucile che lo difende? Ed esattamente, cosa intendeva Lele Mora per “aratro”?