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Bentiu (Sud Sudan) / Per i morti s'agita la pietosa bugia dello scontro etnico ma non è così

Creato il 22 aprile 2014 da Marianna06

 

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Centinaia di civili sud-sudanesi e stranieri sono stati uccisi nei giorni della riconquista della città di Bentiu, la settimana scorsa, da parte di forze ribelli: lo ha denunciato Unmiss, la Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan (Unmiss).

In una nota si sottolinea che i massacri di persone “innocenti e disarmate” sono avvenuti spesso su base etnica, anche all’interno di una moschea, una chiesa e un ospedale.

Le violenze si sono verificate tra martedì e mercoledì scorsi.

E cioè nei giorni della conquista del capoluogo della regione petrolifera di Unity da parte dei ribelli legati all’ex vice-presidente Riek Machar.

 Gli interessi delle parti in causa laggiù sono così grossi che ogni bugia sbandierata in Occidente e per l'Occidente da parte dei tirannelli locali (e non solo) è perfetta.

E la cosa  assurda  è che tali spiegazioni sono avallate anche dai responsabili delle forze militari delle Nazioni Unite di stanza in loco.

Diciamo pure dagli "amici del giaguaro".

Infatti, a cose fatte e con i giusti accordi, ci si può sempre spartire il ricavato.

Specie se si tratta di petrolio.

                    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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