Clicca per vedere la presentazione.Lo scrivo subito: sono un’assoluta neofita del bento e della sua filosofia!
Ma questo non ferma la mia consueta curiosità ed eccomi allora a spiluccare nel web per scoprire il fascino di questo modo di intendere e cucinare il cibo consumato fuori casa. La mia mente ha cominciato a “sviaggiare” a pensare a tutti quei sabati in cui, appena sveglia, prima di andare a lavoro, preparo il mio piccolo lunch da consumare durante le 6 ore di treno che mi separano da casa, ed ecco allora la mia folle idea
…il mio bentolibri!La scatola (una botta di crafting in cui mi sono divertita a rendere omaggio al mio conterraneo, il poeta delle mie notti infinite )
“…Che fai tu luna in ciel?
Guardi gli amanti.
Ed ogni amante, luna, guarda te.
Tu vedi ciò che al mondo
d’immenso e di profondo
e di piu bello c’è…”
Il companatico per riempire il pancino durante le lunghe ore di treno:
- piadina homemade, ripiena di verdure cotte, formaggio fresco e prosciutto
- piccola fetta di torta di ciliege del Cavoletto
- macedonia di frutta (fragole, pere, pesche e banane)
- e per finire un libro!! Sempre con me! Perchè il pancino ha fame ma anche la mente reclama il suo cibo
Per il trasporto … la shopper della biblioteca
troppo fashion per una bibliotecaria mattaE con questo post partecipo al contest di Carolina ed Elisa
Tagged: bento