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Benvenuta, Primavera!

Da Crudina
Seduta sul sedile del bus, mi sento privilegiata: credo infatti che nessuno faccia caso a te, che sei arrivata in sordina, in punta di piedi, e i fiori nivei di certi mandorli, o dei prugni che vedo sul ciglio della strada mi ricordano il tutù  rosa cipria di una ballerina, flessuosa nel suo volteggiare.
Sai, cerco sempre di mettermi nel posto vicino al finestrino. Non voglio perdere lo spettacolo di ammirarli, questi fiori. Ogni volta come se fosse una nuova vita che nasce, come se io nascessi per la prima volta e per la primissima volta do uno sguardo al mondo che mi circonda.
E l'emozione, ogni volta, è sempre quella, intensa.
Quando arrivi, sei come un incontro fugace e fortuito con un amante appassionato. Sai che durerà poco, come i petali di questi fiori che cadranno troppo presto, però sai che ti emozionerà.
Sembri l'infantile tremito della donna che si guarda allo specchio, e si sente pronta. Pronta per amare, per darsi nuovamente all'uomo che la aspetta oltre quella porta.
Ogni volta che la varcherà, si troverà di fronte a quello spettacolo, che si ripete ciclicamente e arriva come fai tu: ti sboccia dentro e non puoi farci niente.
Sono baci che sanno di orchidee color fucsia; quando ne dai uno così, è come se si potesse sentire la morbidezza di un petalo sul cuore. E questo petalo non è detto che ti accompagni ancora tra qualche mese, quando il sole all'azimut ti brucerà la pelle. Ormai solo il verde delle foglie ti circonderà raggiante. Sarà anche troppo luminoso, tanto da stonare con questo momento raccolto.
Momenti che possono volere solo te.
Benvenuta, quindi, Primavera!
Benvenuta in questo mondo quasi parallelo, spesso evanescente.
Che è meglio osservare con cautela, quasi che a concentrarvisi troppo potesse venir leso.
Sembri ancora così debole, Primavera, così fragile. A toccarti nei tenui colori dei primi fiori viene il terrore di poterti far male, distruggerti come un castello di carte che alla prima folata di vento sparirà come niente fosse.
Ma sai che la vita è più forte di ogni cosa.
E, puntuale come una nuova vita, arrivi.
Benvenuta, Primavera!

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