1) L'intellettuale che tutto vede e che tutto ragiona
Uno si abitua alla destra più bieca, al finto efficientismo, alle leggi ad personam, alla casta (perfino a quella!), agli incapaci, ai delinquenti, ai cialtroni di ogni risma. Uno si abitua a tutto, credetemi.
Ma non mi abituerò mai alle bestie ignoranti buffone.
Eccone un esempio.
La solita cialtronata, che fa pendant con i cartelli dei nomi delle città in dialetto, le strisce per attraversare la strada verdi piuttosto che il simbolo leghista spiattellato a ogni angolo delle strade oppure camuffato e rivelato dall'occhio potente del satellite.
Siamo al ridicolo, alla bestialità diffusa.

Ma chi paga?
Noi? Loro? Qualcun'altro? La Cia? Il Kgb? o la Federcalcio?
Ma perché siamo arrivati a questo punto?
2) Il compagno militante che vede oltre le masse
Fate attenzione signori miei.
Questi sono segnali inquietanti che richiedono vigilanza, occhi aperti e un'azione politica di risposta ferma e decisa.
Dietro a queste azioni c'è sicuramente del folclore, della propaganda bieca e spicciola, ma l'obbiettivo vero e proprio è quello di cominciare a disseminare piccoli elementi di separatismo, di secessione, mettendo le mani un po' avanti, senza tanto farsi accorgere.
Bisogna vigilare, Napolitano deve intervenire subito e i cittadini devono scendere in piazza facendo capire da che parte stanno.
Ricordiamoci la Yugoslavia...
3) C'è anche un parere terzo, che è quello della maggioranza bue, che non vede aldilà del suo naso.
A me non me ne frega niente, tanto sono tutti uguali, ladri e magnamagna. L'unica cosa che conta è che ritorni Kakà.
E infatti andiamo a rotoli...