Sono passati circa due anni. I nostri amici, Alberto e Mattia, sono in crisi con le rispettive mogli. Silvia (Angela Finocchiaro) detesta Milano a causa delle polveri sottili e dell’ozono troposferico e accusa Alberto (Claudio Bisio) di pensare solo al lavoro e poco a lei. Così, per risvegliare l’amore, prende una seconda casa in montagna dove trascorrere romantici weekend. Peccato che Alberto abbia accettato di guidare un progetto pilota delle Poste che lo impegnerà per un anno, sabati compresi. Intanto Mattia (Alessandro Siani), il solito irresponsabile, vive con la moglie Maria (Valentina Lodovini) e il figlio Edinson a casa della madre, lavora poco e proprio non riesce a pronunciare la parola “mutuo”. Per questo Maria lo lascia, costringendolo a mille sceneggiate per riconquistarla. Fallito ogni tentativo, Mattia suo malgrado finirà a lavorare a Milano, incastrato dall’ingenuità dei suoi amici che lo affidano alle cure di Alberto. L’impatto del napoletano con la città sarà terribile: partito con un giubbotto fendinebbia il povero Mattia finirà col rovinare la sua vita e quella dell’amico Alberto. Ma, piano piano, i pregiudizi inizieranno a sciogliersi…
Ricordate quando Totò e Peppino vanno a Milano in “Totò, Peppino e la malafemmina” per la prima volta?
L’arrivo di Mattia a Milano ce lo ricorda molto bene, sebbene quell’interpretazione del “56 sia inarrivabile, Alessandro Siani e Claudio Bisio se la cavano egregiamente a giocare con i luoghi comuni che dividevano allora e dividono ancora oggi la nostra amata Italia. S’incontreranno l’ingenuità e il calore del sud con il più ibernato nord, e forse noteremo anche qualcosa: che sebbene i luoghi siano sempre quelli, ormai la gente è cambiata.
Chissà, forse stavolta saranno i francesi a copiare noi, perché certamente, l’ingegno e la bravura non ci manca…