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Benvenuti al Nord: parla Claudio Bisio

Creato il 02 luglio 2011 da Alexis84 @Alexis84
Benvenuti al Nord: parla Claudio Bisio
A Milano l’aria è cambiata: si ride meno e si fa meno sesso. Parola di Claudio Bisio. Alla presentazione del listino Medusa,ieri in doppietta con la manovra Tremonti, il comico ha anticipato Benvenuti al Nord, sequel di Luca Miniero del fortunato Benvenuti al Sud: 30 milioni di euro al box office, alla faccia di Nanni Moretti.
Non a caso Carlo Rossella mette le mani avanti. «I nostri artisti lavorano in libertà. E se la sinistra mette i puntini sulle “i”, io li tolgo», scandisce l’elegantone. Ci pensa «Bisius» a inquadrare una delle punte di diamante d’un listino così internazionale e vario da contemplare un maestro come Polanski (Carnage) ed esordienti alla regia come Ficarra&Picone; cinema d’autore (This must be the place di Sorrentino) e prodotti commerciali (Com'è bello far l’amore di Fausto Brizzi, in 3D come Io e te di Bertolucci). A proposito di sequel, arrivano Immaturi. Il viaggio, di Paolo Genovese, e Benvenuti al Nord (con Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini): alla seconda settimana di lavorazione (su nove),al costo di 9 milioni medusacei, si gira sotto la Madonnina, sul Monte Rosa e a Castellabate. La scena d’apertura omaggia Totò, Peppino e la malafemmina (1956), con i meridionali pezzenti, intimiditi dal ghisa (è una lei), che sibila: «Ghe sè?». C’è più politica: Benvenuti al Sud era un calco dal francese Giù al Nord, qui gli sceneggiatori Miniero&Bonifacci scrivono italian style, sfotticchiando la Lega. Tra l’altro, Siani e Bisio pare si detestino (il napoletano ha preteso una sceneggiatura a suo favore e il milanese ha dovuto incassare).
Stavolta Bisio è direttore delle Poste a Milano e disprezza il postino terrone Siani,in trasferta. «Gli chiudo la porta in faccia. Gli consiglio un alberghetto. Gli metto un piatto spaiato. La sceneggiatura è bella, io aggiungo qualche gag, improvvisiamo di più. Circola più furbizia reciproca. Ci sono le donne, dalle quali siamo separati e una new entry: Paolo Rossi», narra il comico.
«Sento una maggiore responsabilità. Benvenuti al Sud è stato acquistato dalla Francia, che creò l’originale. Da qualche settimana, l’Italia e Milano sono cambiate. Ciò fa sì che ci sia una Milano sorridente. Si ride a denti stretti, siamo al Nord... Resta la “pungitudine”: sempre cattivelli e ironici. Ci sarà meno sesso: vengo abbandonato da mia moglie,perché penso troppo alla carriera. E Siani è lasciato dalla Lodovini. Perciò ci metteremo a convivere: cucineremo la pasta e caricheremo la lavatrice, accapigliandoci sul programma “acrilico”. E la Lega? «A una festa leghista, dove s’intona Va’ pensiero, il povero Siani resta muto. Del resto, lui è arrivato a Milano con un giubbotto catarifrangente antinebbia... Perché, poi, uno spettatore romano dovrebbe vedere un napoletano che va a Milano? Forse per abbattere i clichèes: il milanese che lavora tanto, che non ride mai».
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