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Creato il 12 giugno 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 12 giugno 2012 in  with 4 Comments

Pikk Jalg By Myst111 2

Anni fa il quotidiano torinese La Stampa decise di modificare il carattere con cui era scritta la testata, una scelta dovuta al mutare dei tempi e dei gusti estetici. Fu scelto di mantenere lo stesso carattere ma di ridurne sensibilmente lo spessore. Non una rivoluzione. Eppure gli abbonati, che all’epoca erano molti, promossero una raccolta di firme per riavere il vecchio carattere tipografico, cui erano tanto affezionati. E così fu. Spero che i lettori di East Journal non facciano altrettanto.

Questo nuovo sito è una sorpresa tanto per i lettori che per i redattori, nessuno l’aveva visto in anteprima. Spero davvero vi possa piacere. Cambia l’estetica ma non lo spirito, e confido che con il tempo vi sentirete a casa come nelle stanze del vecchio blog: quella con l’odore di fumo e orina tipico di certi pub irlandesi, quella che sapeva di cucina e sudore come le mense pubbliche romene, quella un po’ sdrucita ma elegante propria di certe ville decadute nella campagna magiara, quella ombrosa e fresca dove è bello giocare a carte tra amici. Non cambia lo spirito, informale, dilettantistico, amichevole, benché acceso e animoso se si parla di temi che stanno a cuore, ma sempre onesto in quello che le persone colte chiamano intelletto.

Quello che conta per me, ormai l’avete capito, è la partecipazione a un lavoro comune, non i risultati veramente ‘maiuscoli’. Per questo non amo le primedonne, gli individualisti, i maestri che invece di consigliare preferiscono bacchettare. Conta, per me, il contributo a quel qualcosa di complesso che è l’offrire informazione (e quindi, in certa misura, cultura) alle persone. Cosa sono poi i risultati ‘maiuscoli’? Un insieme di risultati minuscoli ma importanti. Un lavorio quotidiano fatto senza scopo diverso dall’intenzione di fare qualcosa di onesto, benché semplice.

Ma veniamo al sito. Il cambiamento, lo vedete, è piuttosto netto e nasce dalla necessità di organizzare meglio i nostri contenuti (sono parecchi, ormai, gli argomenti che trattiamo) e dare maggiore visibilità agli articoli, anche non di giornata. Qualcosa da sistemare ancora c’è, ma ho preferito andare on-line comunque. Questo sito è stato fatto da un amico, Stefano, che ci ha fatto un prezzo di favore in parte coperto dalle donazioni dei lettori che ci tengo a ringraziare uno per uno: grazie a Mauro, Fabio, Mario, Lorena, Marco, Valdemiro, Maria Pia, Sergio e Mariarosa. Questo sito è anche “roba vostra”. Ringrazio i redattori e collaboratori che hanno partecipato alle spese ma li ringrazio soprattutto per il loro impegno senza prezzo, letteralmente impagabile. Portate pazienza con me: quando non rispondo alle mail, quando lo faccio in due parole, quando vi assillo con la precisione. So bene che senza di voi East Journal semplicemente non sarebbe. Qualunque cosa succeda nel futuro, spero che questo gruppo di persone non si disperda.

Continuiamo dunque, insieme, autori e lettori in un percorso che non ha mèta diversa dal presente, che non ha scopo che non sia il divertimento. Un’agorà orizzontale, senza cattedre, senza filtri, senza linea politica. Una sola regola: il rispetto del prossimo. Un tentativo di opporsi alla triviale barbarie dei media nostrani, uno spazio di sperimentazione per giovani, un luogo d’incontro tra le generazioni. Ballando con Petrica Kerempuh tra le cianfrusaglie del presente. Senza grilli per la testa, East Journal, un luogo comune.

Grazie a tutti

vostro Matteo

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