Beppe Grillo - Il programma del Movimento 5 Stelle: SALUTE [6/7]

Creato il 25 novembre 2010 da Tnepd

Come riempire una lunga e calda serata primaverile*? Leggendo e commentando il programma politico con cui Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo si presenta agli elettori, ecco come! In quanti lo conoscono veramente? Boh. Lo stesso puo’ dirsi del programma del PD, del PDL, di Fli e di qualsiasi altro partito italiano. Da qualche parte bisogna cominciare... cominciamo dai “grillini”.
Il programma e’ originariamente diviso in sette parti: Stato e Cittadini, Energia, Informazione, Economia, Trasporti, Salute, Istruzione che qui su TNEPD corrispondono ad altrettanti post. Il programma e’ riportato nella sua integrita’ (mi sono permesso un paio di correzioni di errori di battitura...). I temi sono variegati e le proposte numerose. I miei commenti sono in rosso e, ben inteso, non hanno la velleita’ d’essere definitivi. I commenti sono preceduti da un SI, da un NO o da un NON SO.
La discussione e’ aperta.
* nell’emisfero australe a novembre e’ primavera
SALUTE
L'Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universali. Due fatti però stanno minando alle basi l'universalità e l'omogeneità del Servizio Sanitario Nazionale: la devolution, che affida alle Regioni l’assistenza sanitaria e il suo finanziamento e accentua le differenze territoriali, e la sanità privata che sottrae risorse e talenti al pubblico. Si tende inoltre ad organizzare la Sanità come un’azienda e a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di salute e di qualità dei servizi.
GRATUITÀ DELLE CURE ED EQUITÀ DI ACCESSO
- Garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito SI, ovvio.
- Ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali NO, trovo che una prestazione necessaria alla sopravvivenza ed alla integrita’ debba essere gratuita ma che tutti gli optional debbano avere lo stesso prezzo per tutti.
- Monitorare e correggere gli effetti della devolution sull’equità d’accesso alla Sanità NON CAPISCO, se con cio’ si mira all’omologazione non sono d’accordo.
FARMACI
- Promuovere l’uso di farmaci generici e fuori brevetto, equivalenti e meno costosi rispetto ai farmaci “di marca” (che in Italia costano spesso di più che all'estero) e più sicuri rispetto ai prodotti di recente approvazione SI, piu’ che promuovere i farmaci generici bisogna evitare che si promuovano quelli “di marca”.
- Prescrizione medica dei principi attivi invece delle marche delle singole specialità (come avviene ad esempio in Gran Bretagna) SI, vedi sopra.
INFORMAZIONE
- Programma di educazione sanitaria indipendente pubblico e permanente sul corretto uso dei farmaci, sui loro rischi e benefici SI, a scuola, ma non fatelo fare alle maestrine ipocondriache.
- Politica sanitaria nazionale di tipo culturale per promuovere stili di vita salutari e scelte di consumo consapevoli per sviluppare l’autogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di protezione delle malattie) e l’automedicazione semplice SI, un’utopia da sottoscrivere.
- Informare sulla prevenzione primaria (alimentazione sana, attività fisica, astensione dal fumo) e sui limiti della prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoce, medicina predittiva), ridimensionandone la portata, perché spesso risponde a logiche commerciali SI, anche in questo caso tra il dire e il fare...
- Sistema di misurazione della qualità degli interventi negli ospedali (tassi di successo, mortalità, volume dei casi trattati ecc.) di pubblico dominio SI, ormai si fanno le classifiche di tutto... tanto le si dimentica appena voltata la pagina.
MEDICI
- Proibire gli incentivi economici agli informatori “SCIENTIFICI” sulle vendite dei farmaci NON SO, come li devono pagare? A ore? Come si fa a stipendiare un agente di commercio senza prevedere incentivi sulle vendite? Questa soluzione ha un che di demagogico che mi piace poco. Escluderei che il problema siano i disgraziati informatori scientifici che, come tutti i pusher, tirano a campare. I cattivi sono i loro fornitori.
- Separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in strutture pubbliche di operare nel privato SI, ma credo sia stata proprio una legge recente a costringere molti medici alle capriole per capire dove e come operare. Anche qui mi pare che si proponga di uccidere un grizzly radendolo.
- Incentivazione della permanenza dei medici nel pubblico, legandola al merito con tetti massimi alle tariffe richieste in sede privata NO, sarebbe anche ora che la gente si motivasse per ragioni diverse dal denaro, soprattutto in questo settore.
- Criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primari SI, ovvio, come per qualsiasi altro ruolo.
ORGANIZZAZIONE
- Liste di attesa pubbliche e on line SI, un rantolo di gioia si leva da tutti gli ospizi d’Italia. Proposta utile ad evitare la compravendita dei posti? Nemmeno i grillini riescono a fidarsi dei loro concittadini.
- Istituzione di centri unici di prenotazione on line SI, idem come sopra.
- Convenzioni con le strutture private rese pubbliche e on line SI, viva il web! La frase andrebbe pero’ riscritta perche’ l’utilizzo dei termini pubblico e privato e’ fuorviante. “Pubblicate on line” mi pare meglio.
- Investire sui consultori familiari NON SO, non me ne intendo.
- Limitare l'influenza dei direttori generali nelle ASL e negli ospedali attraverso la reintroduzione dei consigli di amministrazione NON SO, approfondiro’ in seguito.
LOTTA PER IL DOLORE
- allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l'uso degli oppiacei (morfina e simili) SI, ma si... allineamoci.
RICERCA
- Possibilità dell'8 per mille alla ricerca medico-scientifica NO, abolizione dell’8 per mille. Fine.
- Finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare SI, abbattere i fondi per tutto cio’ che e’ militare, tanto se ci sparano addosso, questa volta e’ l’ultima. “Io non so con quali armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma so che la quarta sarà combattuta con pietre e bastoni.” Albert Einstein
- Promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legate alle disuguaglianze sociali e all’inquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori indipendenti SI, ovvio, e debellare la fame nel mondo.
- Promuovere la ricerca sulle malattie rare e spesare le cure all'estero in assenza di strutture nazionali SI, grazie.
- Introdurre, sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, a livello di Governo centrale e regionale, la valutazione dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare per i settori dei trasporti, dell’urbanistica, dell’ambiente, del lavoro e dell’educazione SI, ovvio. La salute prima di tutto ma non solo quella degli esseri umani. Mi torna in mente il titolo di una convention internazionale, mi pare promossa dal sopravvalutato Al Gore: People First. Prima la gente... Non mi e’ mai piaciuto quel titolo. Nature First sarebbe stato meglio, cosi’ ci saremmo stati dentro anche noi ma non solo noi. Everything First non sarebbe stato capito, No One First sarebbe stato geniale. Smettiamo di interpretare la nostra presenza sul pianeta come una corsa a chi arriva primo. Noi, le piante, gli animali, i minerali, i gas, siamo tutti fratelli. “ Scusi, sa mica chi e’ arrivato primo?” “People mi pare ma il resto della famiglia e’ sterminato.” Sai che soddisfazione.
AMMINISTRATORI PUBBLICI
- Eliminazione degli inceneritori SI, eliminiamoli. Ma cosa centra con gli amministratori pubblici?
- Introduzione del reato di strage per danni sensibili e diffusi causati dalle politiche locali e nazionali che comportano malattie e decessi nei cittadini nei confronti degli amministratori pubblici (ministri, presidenti di Regione, sindaci, assessori). SI, perche’? Ora non sono responsabili?
Il programma del Movimento 5 Stelle:
STATO E CITTADINI – ENERGIA – INFORMAZIONE ECONOMIA - TRASPORTI  - SALUTE  - ISTRUZIONE
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