Beppe Grullo attacca Parma con bombe al gas cretino
Scornato dalle facciate contro le saracinsche prese dal suo Sindaco-Icona Pizza Rotta da Parma, il comico bollito dichiara guerra al culatello, al pamigiano, al prosciutto (cotto e crudo) e al salame di Felino. Il sistema per far cessare la guerra ci sarebbe: sarebbe sufficiente che il Consorzio del Culatello programmasse qualche annuncio pubblicitario a pagamento sul blog del Grullo, e il culatello sarebbe di nuovo appetitoso come prima. Ricordate com'era buona, ecologica e funzionale la mitica washball?
Riportiamo, ripreso dal blog di Toni Jop, il resoconto della Dichiarazione di Guerra al Ducato di Parma e Piacenza
Eppure, il genio della politica italiana – Grillo – è riuscito a tirare una bomba al napalm nella nursery del nostro orgoglio alimentare. Siccome ha dovuto incassare la sconfitta del povero Pizzarotti sul fronte dell’inceneritore, imbufalito ha scritto sul suo blog queste acute parole: «Chi mangerà in futuro parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina?».
Dà per scontato che l’inceneritore avvelenerà tutto il parco alimentare di mezza pianura Padana e si premura di avvisare indirettamente i mercati che da qui in poi sarà meglio evitare i prodotti della zona. Poi si chiede com’è che uno con i suoi consensi non sia chiamato a governare in prima persona. È troppo intelligente, questo è il problema. Se n’è accorto anche il sindaco di Parma al quale Grillo ha bruciato l’erba sotto i piedi: Pizzarotti – al quale non si può rimproverare di non averci provato – ha garantito che si faranno controlli a iosa per garantire la bontà di questa pregiata produzione. Mentre il mondo dei produttori si sbracciava per richiamare il genio del napalm a un briciolo di responsabilità. Nessuno, per fortuna, lo aveva avvisato che un altro inceneritore, tecnologicamente meno garantito, aveva operato per trent’anni in quella stessa zona. Sennò, sai che pippona retroattiva.
(di Toni Jop)