Beretta sui cori: “Va rivisto l’apparato sanzonatorio”

Creato il 07 ottobre 2013 da Mbrignolo

La curva rossonera, foto della Fossa dei Leoni

ULTIMISSIME CALCIO (Milano). Milan squalifica. Il clima della Lega Calcio, che oggi aveva la sua assemblea straordinaria, è stato letteralmente terremotato dalla chiusura dello stadio per Milan-Udinese inflitta alla società rossonera per cori di “discriminazione territoriale”. Nella tenzone delle voci e dei commenti sul caso, spinosissimo vista la rabbiosa reazione dell’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, è intervenuto anche il presidente della Lega, Maurizio Beretta: “Il razzismo va senza dubbio combattuto – ha detto il numero uno di via Rosellini in serata -, ma questa situazione della discriminazione di carattere territoriale va pesantemente rivista. Non è possibile che per il gesto di pochi possa essere compromessa la possibilità di andare allo stadio da parte di migliaia di persone”. Il problema, ad avviso di chi scrive, è di comprensione del presunto reato commesso che è solo e semplicemente, da 30 anni un coro di scherno, pesante, ma di scherno. Talmente sorpassato da essere usato in modo autoironico dalla Curva B domenica contro il Livorno, momento nel quale i tifosi partenopei si sono dati dei “colerosi” da soli. Forse Tosel deve rivedere il reato e la sanzione.

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