Questo lo scenario sul quale sta lavorando dal 2010 la procura di Bergamo, nell'ambito di un'inchiesta nata dallo scrupolo di un cittadino, indignato per essere stato contattato da una società che si occupa del recupero dei risarcimenti dopo essere stato dimesso dall'ospedale in seguito a un incidente stradale, e allargatasi a macchia d’olio su infermieri di un ospedale della provincia e otto carabinieri della Compagnia di Zogno (Bergamo).
L'uomo, ipotizzando un passaggio illecito di informazioni, probabilmente in cambio di compensi si è rivolto alla procura che ha aperto un fascicolo a poco a poco diventato sempre più voluminoso.
Nel corso di alcune intercettazioni telefoniche, sono spuntati i nomi di alcuni militari che, secondo l'accusa, avrebbero commesso altri reati, perlopiù legati alle infrazioni al codice della strada.
Pare che alcuni carabinieri facessero in modo di togliere le multe ad alcune persone, forse in cambio di altri favori o di denaro. Tra gli otto carabinieri indagati ci sono anche l'ex comandante della Compagnia di Zogno, trasferito lo scorso settembre, e un brigadiere dell'Arma che morì suicida in caserma nel novembre del 2010.