Il nostro amato mare, continua a serbare importanti reperti. Ecco che a largo delle coste liguri, a 630 metri di profondità a largo dell’isola di Bergeggi (Savona), il nucleo subacqueo dei Carabinieri ha rivenuto un importante relitto, si tratta della “SS Transylvania”, il transatlantico affondato nel 1917 durante la prima guerra mondiale. Il “SS Transylvania” è stato individuato grazie al robot “Pluto Palla”.
“SS Transylvania”, è stata una delle migliori navi passeggeri costruite dalla Scott’s Shipbuilding Company nel 1914, ma quando ufficialmente ha inizio la prima guerra mondiale, ovviamente la nave, bella, forte e lussuosa viene requisita. L’ultimo viaggio è stato un vero disastro, infatti l 3 maggio 1917 il Transylvania parte da Marsiglia scortato da due cacciatorpediniere giapponesi, il Matsu e il Sakaki, a bordo 3000 uomini di equipaggio per lo più soldati e crocerossine, il viaggio doveva terminare ad Alessandria d’Egitto qualche giorno dopo, ma nemmeno 24 ore dopo, mentre il Transylvania passava sottocosta al promontorio prospiciente al comune di Bergeggi, all’incirca due miglia a sud di capo Vado un sottomarino tedesco, U-36, lancia due siluri e la nave affonda. Le due navi di scorta iniziano le operazioni di soccorso ma la corrente in quel tratto di mare è molto forte e vira sempre, costantemente, forte in direzione sud-ovest, alcuni naufraghi, pochi vengono rinvenuti a Finale Ligure e a Noli, le vittime rinvenute sono state 414, e le loro ossa riposano al cimitero di Zinola.Le fonti storiche descrivono quanto avvenne la mattina del 4 maggio 1917. Il Transylvania navigava ad una velocità di 16 nodi. Dalla costa i testimoni raccontarono di aver visto due navi da guerra spuntare al largo di Capo Noli, seguite dalla più grande nave da trasporto truppe operante nel Mediterraneo, il Transylvania. All’improvviso un’alta colonna d’acqua e un forte boato rallentarono la corsa della nave: un siluro, partito da un sommergibile tedesco al comando del tenente di vascello Otto Schultze, centrò il Transylvania sulla fiancata sinistra, all’altezza della sala macchine. La nave imbarcò acqua e si inclinò: alle 12,20 iniziò l’affondamento. Si inabissò dopo un’ora e 13 minuti.
Il è stato fatto dai Carabinieri subacquei di Genova in collaborazione con la ditta ‘Gaymarine’ di Lomazzo (Como), e con il fondamentale aiuto dei pescatori della zona, fra cui quelli più anziani che conoscevano la zona per aver potuto ascoltare le storie dei loro colleghi che, nel 1917 avevano partecipato alle operazioni di salvataggio dei circa 3000 passeggeri diretti al fronte in Palestina.
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