Con Nicole Kidman in ‘Queen of the desert’
Dove trovi il tempo di dormire e fare quelle cose che gli umani fanno Dio solo lo sa. Irrefrenabile, incontenibile, in prda alla più acuta sindrome da iperattività, James Franco passa da un flm all’altro, come attore, come regista, o tutt’e due le cose insieme, e, se non basta, anche come produttore. Non dimenticando le performance tra arte e cinema. Ai festival maggiori c’è sempre, e poteva mancare a questa Berlinale? Certo che no, così eccolo in ben tre film.
1) Everything Will Be Fine, vale a dire il ritorno al racconto fictionalizzato di Wim Wenders dopo i due documentari Pina e Il sale della terra. Franco è un uomo che, a causa di un incidente, sprofonderà in un abisso esistenzale. Con lui Charlotte Gainsbourg. Presentato fuori concorso.
2) Queen of the Desert di Werner Herzog. Biopic della dama inglese Gertrude Bell che a inizio Novecento esplorò il Medio Oriente, dando anche una mano in tempo di guerra contro i Turchi al governo di Sua Maestà. James Franco è un diplomatico che ha con lei un love affair. In concorso.
3) I am Michael di Justin Kelly. Presentato a Panorama. Un film a tema LBGT che si annuncia fuorischema rispetto ai soliti compiti politicaly correct. Storia di Michael Glatze che, da militante gay nella San Franciosco anni Novanta, dopo vari tumulti interiori abiura l’omosessualità e diventa un predicatore cristiano. Si prevede dibattito. Con Zachary Quinto.