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Berlino, Bruce Springsteen contro i banchieri

Creato il 01 giugno 2012 da Themetalup
Allo Stadio Olimpico, lo stesso delle Olimpiadi targate 1936, l'uomo del New Jersey si è esibito per le consuete tre generose ore. Davanti a 68.000 spettatori, talvolta parlando in un tedesco definito buono, in tedesco Bruce ha detto: "In America un sacco di gente ha perso il lavoro. Ma anche in Europa e a Berlino i tempi sono duri. Questa canzone è per tutti quelli che sono in difficoltà". E poi è partita "Jack of all trades", tagliente stilettata ai banchieri che "ingrassano, mentre il lavoratore diventa magro". Sebbene la Germania sia attualmente la locomotiva d'Europa, a Berlino non sono tutte rose e fiori e c'è una pronunciata disoccupazione. In "Death to my hometown" il quotidiano britannico ravvisa i responsabili della denuncia sociale springsteeniana, i "ladri avidi" e "i baroni delle ruberie" che "hanno distrutto le nostre famiglie, le nostre fabbriche e ci hanno portato via le case". Il "Telegraph" ricorda lo "storico" concerto che Bruce tenne a Berlino nel luglio 1988, con Cortina di Ferro ancora perfettamente al suo (tetro) posto, e cita studiosi secondo i quali anche lo show di Springsteen contribuì alla caduta del Muro verificatasi sedici mesi dopo. L'artista, dopo aver raccolto da un fan un poster in cui  veniva ringraziato proprio per quello show, ha emblematicamente detto: "Ogni tanto fai un concerto in un posto, e quel concerto finisce per rimanerti dentro. Vive con te per il resto della tua vita. Berlino Est nel 1988 è sicuramente stata uno di quei posti". 
Berlino, Bruce Springsteen contro i banchieri

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