Berlino è un work in progress, e leggerla è un viaggio anche nel tempo
Postato il gennaio 28, 2014 Aggiornato il gennaio 28, 2014
E’ un pensiero che ho dal mio primo incontro con Berlino e che si è rafforzato durante il mio ultimo viaggio in città, poche settimane fa e solo per pochissime ore. Quello che potevo fare quindi era solo attraversarla e regalarmi questo colpo d’occhio di city at work.
E proprio mentre l’attraversavo ho realizzato: che strano, di una città così mutevole e attuale conosco quasi solo esclusivamente libri che ne raccontano il passato. Così leggere libri su Berlino finora per me ha significato fare anche un viaggio nel tempo, e d’altronde ne vale anche la pena considerato che qui si respira davvero la Storia. Vi lascio qualche spunto!
Addio a Berlino, Christopher Isherwood – La Berlino degli expats e alla vigilia della presa nazista
Berlin Alexanderplatz, Alfred Döblin – La Berlino sul finire degli anni ‘20
Il cielo diviso, Christa Wolf – La Berlino appena tagliata dal Muro
Noi, I ragazzi dello zoo di Berlino, Christiane F. – La Berlino Ovest degli anni ‘70
Lettera a Berlino, Ian Mc.Ewan – La Berlino della Guerra Fredda
In fondo al viale del sole, Thomas Brussig – La Berlino Est e dell’Ostalgie
Se invece avete voglia di provare delle guide di Berlino originali, ve ne segnalo due:
Berlino non ha muri, di Michele Monina e frutto del suo Grand Tour de Force d’Europa
Berlino in versione rock, con la guida di Francesca Fabi
E ora un compito per tutti: troviamo libri ambientati a Berlino contemporanea?
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