Se il governo imbocca la strada delle privatizzazioni a go go e mette all’asta i gioielli di famiglia è poi una naturale conseguenza che qualcuno avanzi la propria offerta per accaparrarsi l'irripetibile opportunità! Ma se, poi, il governo italiano mette in vendita la Rai e chi si fa avanti per comprarla è Silvio Berlusconi, allora scoppia il putiferio! Sembra, oggi, di rivedere un film già visto, quando Bettino Craxi faceva le leggi per aprire l’etere al “Biscione” dell’allora Cavaliere che se ne stava a bordo campo a farsi gli affari suoi! "Finito" Craxi scese in campo. "Cominciato" Renzi si è rimesso a bordo campo! Mediaset vuole Rai Way e mette sul piatto 1,2 miliardi. Il blitz del gruppo di Silvio Berlusconi accende la polemica politica mentre a Piazza Affari i titoli corrono. Ei Towers, la società di cui Mediaset detiene il 40%, punta a un polo nazionale da 5mila antenne. Insomma, dove non ha osato nel ventennio berlusconiano il "centrodestra" che si è limitato come i suoi predecessori a “lottizzare” l’Azienda Rai, è riuscito il "centrosinistra". Ma se dopo appena 3 mesi dallo sbarco in borsa del titolo Rai Way si assiste ad un’operazione del genere nulla vieta di pensare ad un’azione premeditata. Come in tutte le privatizzazioni quello che è drammaticamente a rischio è la libertà e la democrazia mercificata in Piazza Affari. Sebbene questa Opa dovesse fallire resta, comunque, una inqualificabile e spregevole speculazione finanziaria. Resta comunque il dato di fatto che quando passa il principio “privato è meglio di pubblico” - perché più economico, conveniente, efficace ed efficiente dello Stato, il che è tutto da dimostrare, basta guardare al settore energia, telefonia-internet, poste, ecc, ecc, o a tutte quelle strutture pubbliche colonizzate dai privati che costano il triplo di quando erano pubbliche e funzionano peggio - allora bisogna accettare che prima o poi vengano svendute anche scuola, sanità, giustizia, sicurezza e tutto ciò su cui i privati possono liberalmente lucrare a spese dei “soliti fessi”!
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Se il governo imbocca la strada delle privatizzazioni a go go e mette all’asta i gioielli di famiglia è poi una naturale conseguenza che qualcuno avanzi la propria offerta per accaparrarsi l'irripetibile opportunità! Ma se, poi, il governo italiano mette in vendita la Rai e chi si fa avanti per comprarla è Silvio Berlusconi, allora scoppia il putiferio! Sembra, oggi, di rivedere un film già visto, quando Bettino Craxi faceva le leggi per aprire l’etere al “Biscione” dell’allora Cavaliere che se ne stava a bordo campo a farsi gli affari suoi! "Finito" Craxi scese in campo. "Cominciato" Renzi si è rimesso a bordo campo! Mediaset vuole Rai Way e mette sul piatto 1,2 miliardi. Il blitz del gruppo di Silvio Berlusconi accende la polemica politica mentre a Piazza Affari i titoli corrono. Ei Towers, la società di cui Mediaset detiene il 40%, punta a un polo nazionale da 5mila antenne. Insomma, dove non ha osato nel ventennio berlusconiano il "centrodestra" che si è limitato come i suoi predecessori a “lottizzare” l’Azienda Rai, è riuscito il "centrosinistra". Ma se dopo appena 3 mesi dallo sbarco in borsa del titolo Rai Way si assiste ad un’operazione del genere nulla vieta di pensare ad un’azione premeditata. Come in tutte le privatizzazioni quello che è drammaticamente a rischio è la libertà e la democrazia mercificata in Piazza Affari. Sebbene questa Opa dovesse fallire resta, comunque, una inqualificabile e spregevole speculazione finanziaria. Resta comunque il dato di fatto che quando passa il principio “privato è meglio di pubblico” - perché più economico, conveniente, efficace ed efficiente dello Stato, il che è tutto da dimostrare, basta guardare al settore energia, telefonia-internet, poste, ecc, ecc, o a tutte quelle strutture pubbliche colonizzate dai privati che costano il triplo di quando erano pubbliche e funzionano peggio - allora bisogna accettare che prima o poi vengano svendute anche scuola, sanità, giustizia, sicurezza e tutto ciò su cui i privati possono liberalmente lucrare a spese dei “soliti fessi”!
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