Berlusconi a Servizio Pubblico. Santoro vince a tavolino

Creato il 11 gennaio 2013 da Societa' Critica @societacritica

E cosi’ Silvio Berlusconi, ieri si e’ presentato difronte al suo nemico televisivo numero uno: Michele Santoro. Non ci sono stati ripensamenti, defezioni o uscite di scena premature: quella andata in scena ieri sera a Servizio Pubblico e’ stato una partita vera, tra due cavalli di razza della comunicazione che non si incontravano da molto tempo. Da una parte il veterano dell’informazione e dei talk show di casa nostra, e dall’altra il Cavaliere che oltre ad essere l’uomo piu’ potente e ricco d’Italia ha sempre avuto una certa dimestichezza ed empatia con il pubblico.

Lo spettacolo pero’ , nonostante il gioco sia stato fluido e ben orchestrato non e’ stato all’altezza delle aspettative. Pochi i picchi di interesse, pochi le cose nuove e di rottura, pochi gli scoop ed gli episodi che passeranno alla storia o che potranno incidere sulla campagna elettorale in corso. Nonostante Santoro,abbia scagliato contro Berlusconi tutto il suo armentario di servizi di un’Italia sull’orlo del collasso ed il suo trio di mastini ( Travaglio, Costamagna ed Innocenzi) la tribuna piu’ antiberlusconiana della tv si e’ trovato davanti un muro di gomma solido ed impenetrabile. La maschera di cera opportunamente incipriata di Berlusconi infatti e’ riuscita a rispondere a tutte le questioni sollevate dai suoi inquisitori, avendo sempre una giustificazione (comprensibile anche se non credibile) pronta all’occorrenza.

Dopo quasi tre ore di trasmissione, l’ex premier ma soprattutto la sua proverbiale capacita’ di raccontare balle verosimili, destreggiandosi tra infiniti capi d’imputazione, e’ riuscito a costruire una apparente realta’ parallela, che un tempo avrebbe fatto schizzare il suo partito nei sondaggi e che oggi potrebbe limitare i danni e la fuoriuscita di qualche suo elettore indeciso. Ascoltando l’arringa difensiva condotta da Berlusconi, dinanzi ai PM Santoro e Travaglio, l’ex premier sembra debba essere assolto per insufficienza di prove. Il Cavaliere riesce a giustificare qualunque cosa, a spiegare qualsiasi aspetto delle sue politiche senza nessuno sussulto di autocensura, senza alcuna traccia di autocritica, con lui la politica cessa di essere un servizio ai cittadini sondabile con dati oggettivi, ma diventa un mero esercizio di retorica in cui tutto puo’ essere sostenuto se detto in maniera convincente di fronte alle telecamere.

L’IMU,la crisi, la pressione fiscale, le imprese che chiudono , il debito pubblico? Sarebbe tutta colpa di Monti e dei tecnici.
Le promesse mancate e le riforme mai compiute? Tutta colpa della Costituzione, del Parlamento, e del Capo dello Stato. Peccato che la destra sia stata al governo per ben 8 anni nell’ultimo decennio.
Diciamo che Berlusconi si e’ difeso bene ma aveva gia’ perso il duello con Santoro prima di entrare negli studi de la7, per il semplice fatto che rimane un politico finito che ha sostenuto ieri le stesse cose che dira’ fino all’ultimo giorno prima del voto di febbraio, che purtroppo rappresentano le identiche parole che pronuncia da 20 anni senza aver smosso l’italia di un millimetro.


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