Il Tg3 dedica un ampio servizio all’analisi dell’attuale situazione verificatasi tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il suo predecessore Silvio Berlusconi, un incontro dove il cavaliere punta alto, dando piena fiducia al governo tecnico, al quale però, chiede il suo piatto forte, la riforma della giustizia. Da tempo il Cav. si sente perseguitato dai giudici, in particolare dalla Procura di Milano e vorrebbe un cambio radicale. Dopo il restyling del Pdl con nome, simbolo e inno nuovo, ora Berlusconi guarda lontano e tenta la rivincita. Tra i due è stato il secondo incontro nell’arco di due m
In una giornata caldissima sulla questione lavoro, mentre il ministro Elsa Fornero ha detto a chiare lettere che la riforma si fa comunque, nell’attesa della condanna o meno del processo Mills, Berlusconi si riattiva e non lascia perdere la questione Italia. Tema delicato quello del lavoro, sul quale il Pd sta entrando in affanno e sul quale Berlusconi ha consigliato di procedere senza tabù e Monti ha risposto al Cavaliere: “La mia intenzione è di andare avanti”.
Dunque Berlusconi prova ad arginare le batoste giudiziarie rinviando il momento della successione, anche se Monti si sarebbe sottratto, ribadendo il suo impegno a lasciare il campo non appena si concluderà la legislatura. Il governo guidato dal Professore deve arrivare al 2013. Per approvare le riforme, certo, ma anche perché man mano che passa il tempo le difficoltà per la Sinistra aumentano: le fibrillazioni sul mercato del lavoro sono evidenti. Scissioni e spaccature tra tutti i partiti, con il rischio disastroso che la partita giochi a favore del Pdl che sostiene il governo Monti. L’obiettivo resta sempre quello di cercare l’intesa per evitare tensioni sociali, ma l’articolo 18 non può essere un tabù.