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Berlusconi: bluff o crisi di governo?

Creato il 01 ottobre 2013 da Marco Oriolesi @Ideea5Stelle
Berlusconi provoca crisi di governoBerlusconi sta giocando una partita a poker con Letta e Napolitano.
Il piatto è ricco: la decadenza da senatore, la grazia, la poltrona di premier, gli arresti domiciliari.
Ora siamo al "all in" (mi gioco tutto).
Sarà un bluff? Certo che lo è.
Berlusconi non vuole far cadere il governo, vuole risolvere il suo problema con la giustizia. Però i bluff bisogna essere pronti a portarli fino in fondo, ed in quel caso sarà crisi.
Fin qui, pochi avevano creduto alle minacce di un PDL, diviso tra colombe e falchi; e le dimissioni dei parlamentari erano sembrate una "boutade". Berlusconi doveva alzare la posta per essere credibile.
Chi vincerà la partita lo vedremo a brevissimo, però di due cose sono sicuro:
  1. il panno verde dove si gioca la partita è l'Italia, la pelle di noi cittadini; chiunque vinca a fine partita i soldi non restano mai sul tavolo, ma nelle tasche del vincitore. 
  2. Nel nostro paese ha, in questi decenni, prevalso una classe dirigente disinteressata al bene del paese; persone pronte a dire e fare solo ciò che gli conviene, secondo il momento. Eccovene un esempio (uno dei tanti): 
Anno 2010. Berlusconi premier, governo in difficoltà, dichiarava: "Una crisi al buio, in una situazione economica delicata che vede l'Italia impegnata in una competizione durissima, sarebbe irragionevole e irresponsabile … c'è bisogno di stabilità", ed infatti furono chiamati "responsabili" Scilipoti, Razzi e gli altri parlamentari che permisero al governo di sopravvivere. Sempre tre anni fa Pierluigi Bersani spiegava, invece, che per il bene dell'Italia fosse meglio, in piena crisi, che il Cavaliere si dimettesse, al buio, e gli subentrasse un altro governo. Diceva: "solo l'irresponsabilità e un ego smisurato" potevano "portare Berlusconi a non prenderne atto".
Oggi basta invertire i soggetti e le dichiarazioni restano uguali. Peggiorata sembra solo la disastrata situazione economica (e non solo) del nostro paese.

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