Berlusconi circondato come Gheddafi

Non voglio togliergli il diritto di vivere la sua vita di uomo come meglio crede, ma pretendo che come massimo rappresentante del centro-destra, e, ancor di più, come presidente del consiglio italiano, abbia perlomeno comportamenti più accorti.
Berlusconi ormai è letteralmente circondato da stampa, da magistrati, dall’opposizione di sinistra e di centro, e si assiste anche a qualche timido tentativo di contestazione da parte di esponenti del suo stesso schieramento politico.
Ma a questo punto non rimane da dirgli che “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”.
In tanti anni di esposizione mediatica seguita alla sua discesa in campo, non ha ancora imparato, nonostante fosse stato attaccato da subito, che un uomo nella posizione che ha voluto assumere lui, non può esporsi in questo modo.
Ma non gli chiedo – visto che non ne è capace – di limitarsi nelle sue abitudini, bensì gli rimprovero di non avere fatto esperienza di tutte le cose negative che gli sono state rimproverate a tutti i livelli, imparando, almeno, a farle da furbo.
Gli rimprovero di fidarsi di grandi zoccole, di piccoli faccendieri, di viscidi ruffiani incalliti…
Gli rimprovero di essere un grande ingenuo che si lascia manovrare da squallidi personaggi…
Gli rimprovero di sprecare fortune non dando valore al denaro che, per i poveracci come me, invece, ha un gran valore, quando si è iniziato a lavorare da ragazzi e da allora si è potuto contare solo sul proprio stipendio.
Mi dispiace Silvio, stai facendo di tutto per farti abbandonare da me. Del resto te ne fai un baffo di me e dei cittadini come me.
Noi, per te, visto come continui a vivere la tua vita, non siamo considerati che carne da macello a cui razionare il rancio quotidiano sempre di più.
Resta l’ammirazione per quanto hai fatto contro il comunismo italiano…
Ma comincia a non bastarmi più.
Amen.