Berlusconi: dopo di me il diluvio

Creato il 27 dicembre 2012 da Gaetano61

Monti è stato sfiduciato da Berlusconi, anche se la politica del suo governo ha avuto un segno sostanzialmente moderato, più attento alle istanze del centrodestra, mentre il Pd ha dovuto trangugiare bocconi amari come la riforma delle pensioni, quella sul mercato sul lavoro e una pseudo legge anticorruzione. Come ha detto qualche commentatore, Berlusconi ha fatto saltare il tavolo perchè in Monti ha individuato un pericoloso concorrente; facendolo cadere, può riproporre la propria idea di centrodestra populista e anti-europeista. Nelle parole pronunciate da Monti durante la conferenza stampa di domenica scorsa, sono emerse, secondo me, le linee guida di un programma e di una leadership di ispirazione liberal-conservatrice (anche se il premier rimanda al mittente la definizione di “conservatore”), assimilabile a quelle di una Merkel o di un Cameron. In un paese “normale” (espressione usata qualche anno fa da D’Alema), la partita elettorale sarebbe quella tra Bersani e Monti, ma visto che siamo in Italia, dobbiamo considerare la “variante Berlusconi”. L’uomo (Berlusconi) non è da sottovalutare, avendoci abituato a rimonte impossibili nei tempi supplementari, ma la sensazione è che sia arrivato al capolinea e ne sia anche consapevole lui stesso, così che, se non mette nel conto la vittoria, spera almeno in un Parlamento ingovernabile e in uno scenario di tipo greco.

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