Berlusconi e l'idea di libera stampa

Creato il 03 giugno 2011 da Paopasc @questdecisione

foto: flickr

Berlusconi dice: non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani, contrariamente a quello che hanno fatto nel resto d'Europa. Ma forse era meglio se le mettevano, visti i risultati: l'Italia cresce meno della media europea, 1,3% contro 1,8%. Forse non era la ricetta giusta.Poi: una straordinaria tenaglia dei media contro di noi. Vorrei sapere cosa si aspetta dalla stampa Berlusconi. Egli scambia la cronaca dei fatti per aggressione, la critica per un tentativo di ribaltone. Sembra che l'unica maniera di andare d'accordo con lui sia dargli sempre ragione. Che è quello che pretende il capo di un'azienda, dove non vige la democrazia. Questa non è una piccola differenza. Le presunte  trasmissioni-tenaglia altro non sono, essendo presenti entrambi gli schieramenti, che trasmissioni di approfondimento, possibilmente non prostrate. Individualmente, il giornalista o conduttore potrà anche avere un proprio convincimento, ma una trasmissione o un articolo francamente di parte e non aderente alla realtà farebbe poca strada. Finchè c'è contraddittorio non si ledono diritti. Fa quindi impressione sentire definiti due pilastri della democrazia di ogni paese evoluto, cioè libera stampa e giustizia uguale per tutti, come due elementi da correggere.Resta minacciosa l'ultima frase dello spezzone presentato: ci impegneremo anche parlamentarmente (sic)  affinchè non possa più accadere (cioè trasmissioni televisive contrarie al governo).Ripeto: in tutte le trasmissioni, sono presenti rappresentanti dei due schieramenti principali, i quali possono liberamente esprimere la propria opinione, a quanto è dato vedere. Chiaro, su un canovaccio impostato dal conduttore, questo va da sè. Certo, non sono tutti come certi giornalisti che preferiscono tacere alcune notizie sgradite. Ma non è Annozero a inviare gli avvisi di garanzia, ne dà notizia quando vengono inviati. Ma non è Ballarò a istruire un processo per abuso d'ufficio, ne parla quando diventa di pubblico dominio. Che c'è di male in questo? Libertà di stampa e (eventuali) errori giudiziari sono due cose ben diverse. Si potrà, semmai, rimarcare che la notizia di un procedimento in corso ha molta più eco della notizia di un'assoluzione o di una prescrizione, ma questo fatto colpisce tutti: un'accusa è molto più appetibile, per la stampa, di una notizia di non luogo a procedere. Basta però non riportare falsità.


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