Quello che, tuttavia, meno si evince dagli scritti, è che la sostanza dello scontro sul tecnico nasconde anche un’insofferenza dei vertici al lungo regno di Adriano Galliani per i corridoi di via Turati. Mandare via Allegri, infatti, sarebbe anche un modo per mettere un po’ “al suo posto”, per usare un’espressione molto in voga, l’alto dirigente che sa sempre è l’esecutivo per eccellenza al Milan. Per farlo, infatti, Silvio sarebbe in procinto di “strappare” con il presente e di affidare il futuro a un uomo tutto suo. Nonostante abbia una penale importante per liberarsi dal suo contratto con il Botafogo, il favorito sarebbe Clarence Seedorf, ma rimarrebe indigesto ai calciatori perchè poco navigato nel ruolo di allenatore. L’altra idea sarebbe il totem Van Basten che è, da sempre, nei pensieri del Cavaliere.
Il problema, tuttavia, è un altro e riguarda il rapporto tra Galliani e il Milan stesso. Già, perché se nei desideri del patron potrebbe anche interrompersi il rapporto quasi trentennale tra l’ad e il sodalizio di via Turati, è pur vero che il problema è far diventare questi desideri realtà. Il motivo? Beh, semplice: la buonuscita di Galliani che dovrebbe essere qualcosa di mostruoso. Soltanto facendo il conto del tfr, da quello che si può evincere dal bilancio del Diabolo, la cifra potrebbe superare i 12 milioni di euro, ma la problematica diviene più importante ancora se si contano anche i soldi che al manager monzese sarebbero dovuti per la valorizzazione in questi anni del club.
Con il suo ruolo nevralgico nelle trattative sui diritti tv, Adriano Galliani ha assunto nel calcio italiano e nel Milan un ruolo nevralgico e ora si aspetta di veder riconosciuta questa sua caratteristica se lo si vorrà mettere, dopo questa guerra, alla porta. Insomma, Berlusconi, se vorrà liberarsi di Galliani dovrà fare veramente attenzione sotto il profilo economico. Con i tempi che corrono… E all’orizzonte? Barbara Berlusconi…