Oggi, se tutto va bene, Berlusconi decade da senatore. Ieri una persona mi ha detto: “Domani finisce l’era Berlusconi”. Sono vent’anni che sento qualcuno che dice: “Domani finisce l’era Berlusconi”. Il problema non è che poi non finisce, il problema è che Berlusconi non è un’era. Una volta, mentre presentavo un libro, un ragazzo di più o meno vent’anni mi ha detto: “Per quelli della mia età Berlusconi c’è sempre stato, io non ho idea di come fosse prima”. Lì per lì mi è sembrato come se parlasse di qualcosa che ha a che fare con la formazione dell’universo e con la nascita delle galassie. Insomma, per quel ragazzo Berlusconi è un problema ontologico, non è un problema politico né temporale. E credo che la questione non riguardi solo quelli che hanno intorno a vent’anni. Stamattina, per esempio, ho aperto la pagina web di Repubblica. Questi sono i titoli di cinque delle prime sei notizie: “Sì del Senato alla fiducia dopo l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza”; “Il Cavaliere: ‘Tutti in piazza è solo l’inizio’”; “Riscatto Milan: 3-0 al Celtic con dedica a Berlusconi”; “Putin: ‘Silvio un amico, ma non mi immischio”; “Coppi: ‘Berlusconi arrestato dopo decadenza? Ipotesi irreale’”. La sesta notizia è sui B52 americani che sfidano la Cina e sorvolano le isole contese col Giappone.
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